Arrestati tre uomini per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a Pesaro,
nell'ambito di intensificati servizi di polizia contro il
traffico illecito di droghe, in vista dei ponti festivi del 25
aprile e del primo maggio.
Il 24 aprile, la squadra mobile della questura di Pesaro e
Urbino aveva arrestato un pluripregiudicato pesarese, ex gestore
di un bar nel centro storico, già arrestato nel 2024 con
l'accusa di spaccio. Nonostante fosse stato condannato a 9 mesi
di reclusione, pena poi sostituita con lavori di pubblica
utilità, l'uomo aveva continuato la sua attività illecita. È
stato intercettato mentre, in sella alla sua moto, si avvicinava
a un giovane tossicodipendente. Durante la perquisizione, gli
agenti avevano rinvenuto nella sua felpa tre grammi di cocaina,
cinque dosi della stessa sostanza dal peso di due grammi totali
e circa 400 euro.
L'operazione era proseguita con una perquisizione domiciliare,
che aveva portato al sequestro di ulteriori nove grammi di
cocaina e di un piccolo quantitativo di hashish e funghi
allucinogeni, oltre al materiale per il confezionamento. La
targa della moto, alterata per eludere i controlli, era stata
sequestrata insieme al veicolo. L'uomo è stato arrestato e posto
agli arresti domiciliari, con successiva convalida dell'arresto
e condanna a un anno e cinque mesi di reclusione.
Due giorni dopo, il 28 aprile, sono stati arrestati invece due
venticinquenni di nazionalità albanese. I due, che avevano
suscitato il sospetto degli agenti mentre entravano in città a
bordo di un'auto, sono stati perquisiti e trovati in possesso di
102 grammi di cocaina, nascosta nella portiera anteriore del
veicolo. La successiva perquisizione della loro stanza in una
struttura ricettiva ha permesso di sequestrare oltre 2.100 euro
in contante, un ulteriore dose di cocaina e oltre tre grammi di
hashish. I due sono stati arrestati e portati in carcere in
attesa dell'udienza di convalida. Il gip ha disposto per uno dei
due l'obbligo di dimora a Pisa, mentre per l'altro è stato
imposto il divieto di dimora nelle regioni Marche ed Emilia
Romagna.
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