Per l'alluvione del 2024, il
Consiglio dei ministri ha esteso gli effetti dello stato di
emergenza al territorio di Camerano, Camerata Picena,
Castelfidardo, Loreto, Offagna e Osimo della provincia di
Ancona, di Cartoceto, Montefelcino e San Costanzo della
provincia di Pesaro e Urbino, di Morrovalle e Recanati della
provincia di Macerata. Il provvedimento, varato lo scorso 30
aprile, riguarda le zone colpite dagli eventi meteorologici che
si sono verificati dal 18 settembre 2024. Nella stessa seduta il
Cdm ha provveduto a stanziare ulteriori fondi per interventi di
somma urgenza e primi ristori per famiglie e imprese. Intanto il
vice commissario per il post alluvione, l'ingegner Stefano
Babini comunica che sono iniziati nei giorni scorsi gli
interventi per il ripristino dell'officiosità idraulica e la
pulizia in alveo del torrente Aspio per circa un milione di
euro.
Il presidente della Regione Francesco Acquaroli esprime
soddisfazione per il provvedimento del governo: "è frutto del
costante e puntuale lavoro della Regione per dare risposte ai
territori colpiti. Un lavoro che stiamo portando avanti
sinergicamente con il vice commissario per l'alluvione Stefano
Babini e la sua struttura e il Dipartimento della protezione
civile in condivisione con il Capo dipartimento della Protezione
Civile nazionale Fabio Ciciliano, con il quale abbiamo avuto un
incontro recente a Roma, in presenza del sottosegretario Lucia
Albano, per trattare queste tematiche urgenti. L'ampliamento
dello stato di emergenza e lo stanziamento di ulteriori risorse
dimostrano l'attenzione del Governo nazionale e del Ministro
Musumeci per le istanze dei nostri territori colpiti dal
maltempo che stanno ricevendo risposte come mai in passato".
Quanto ai lavori in corso nel torrente Aspio, ha spiegato
Babini, "si tratta di togliere dall'alveo il materiale ligneo e
ripristinare la sezione idraulica fortemente compromessa
dall'alluvione dello scorso anno. Dopo il primo intervento già
concluso a monte del nuovo Ospedale Inrca di Camerano fino al
ponte autostradale, sono partiti i cantieri per altri 4 km
circa. In attesa delle previste opere strutturali, si procede
alla pulizia dei corsi d'acqua interessati".
"Una risposta concreta per la mitigazione del rischio
idraulico lungo l'asta fluviale che ha creato gravi problemi
durante l'alluvione 2024 - commenta l'assessore regionale alla
Protezione Civile Stefano Aguzzi - con il Genio Civile e il vice
commissario Babini stiamo mettendo in campo una serie di
interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per
aumentare la sicurezza del territorio e migliorare la risposta
rispetto ad eventi eccezionali".
Oltre ai lavori in corso realizzati a cura del vice
commissario, la direzione di Protezione civile ha messo in campo
altre attività, specifica l'assessore. "È stata aggiudicata la
gara per due milioni di lavori per ampliare e pulire il fosso
dell'Aspio e l'affluente Marganetto, per circa 2 chilometri
ciascuno, a monte del ponte ferroviario presso le Terme
dell'Aspio". Insieme a Rfi, aggiunge "stiamo portando avanti un
progetto da 11 milioni di euro per raddoppiare l'attraversamento
ferroviario e spostare il congiungimento del Marganetto con
l'Aspio a valle della ferrovia e non a monte com'è attualmente.
Questi lavori, in corso di progettazione, verranno avviati il
prossimo anno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA