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Dalla ricerca all'innovazione, 26 milioni aiuteranno 215 aziende

Dalla ricerca all'innovazione, 26 milioni aiuteranno 215 aziende

Scorrono graduatorie bandi Marche per progetti e investimenti

ANCONA, 11 marzo 2025, 16:33

Redazione ANSA

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Circa 26 milioni di euro messi in campo dalla Regione Marche in bandi già emessi che hanno funzionato e circa 215 aziende che ne beneficeranno per innovare linee produttive e prodotti, internazionalizzarsi, sviluppare nuova imprenditoria, dare corso a progetti di ricerca e sviluppo, sulla base di progetti presentati che in una prima fase non erano rientrati nei plafond. La manovra per la programmazione e i bandi di sostegno alle imprese, nell'ambito della strategia di specializzazione intelligente, è stata presentata a Palazzo Leopardi dall'assessore alle Attività produttive Andrea Maria Antonini, dal presidente Francesco Acquaroli, dai dirigenti regionali Stefania Bussoletti e Silvano Bertini. Presenti tra le associazioni di categoria, Confindustria e Confartigianato Marche.
    Nello specifico, al bando per sostenere progetti per l'innovazione e la diversificazione di prodotto o servizio, che aveva iniziale dotazione di 28 milioni di euro, vengono aggiunti 6 milioni che permetteranno di finanziare progetti di altre 50 imprese. Nel bando per sostenere la realizzazione e rafforzamento di infrastrutture locali per lo sviluppo imprenditoriale innovativo ai 7 milioni iniziali si affiancano altri circa 2 milioni a beneficio di sei progetti altrimenti fermi. Scorre anche la graduatoria per il sostegno agli investimenti in ammodernamento tecnologico e creazione di nuove unità produttive che, grazie all'aggiunta di circa 14,5 milioni di euro rispetto ai 21,3 iniziali, consentirà a oltre 150 aziende di finanziare progetti già presentati: a questo capitolo potrebbero contribuire anche altri 2,2 milioni dal fondo di rotazione con risorse non utilizzate. Infine al bando a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo, dotazione iniziale di 54 milioni di euro, destinati altri 3,4 milioni con i quali mettere a terra altre otto iniziative di imprese.
    Inoltre, entro il primo semestre di quest'anno, tre sono i nuovi bandi che la Regione pubblicherà: Sostegno a progetti di industrializzazione dei risultati della ricerca (7 milioni di euro), Progetti di ricerca industriale finalizzati al trasferimento tecnologico (4 milioni), Promozione di iniziative in rete e/o di filiera per il riposizionamento competitivo in ambito internazionale (7 milioni).
    "Una manovra molto importante - ha spiegato Antonini - di circa 26 milioni di euro: 10 milioni di euro di residui di economie dei bandi passati e altri 15 milioni di euro di riprogrammazione dei bandi esistenti. Interveniamo su bandi che hanno già avuto graduatorie molto lunghe e per i quali non siamo riusciti a soddisfare tutte le imprese richiedenti per i progetti presentati". Dunque una risposta della Regione a centinaia di imprese (oltre 200) che erano rimaste fuori dai finanziamenti, con un'attenzione particolare al mondo dell'artigianato che avrà un intervento di 9 milioni di euro in un bando dedicato e "aiuterà le tante imprese, per aumentare la loro competitività in questo momento non semplice".
    "Siamo tra i primi nell'utilizzo delle risorse europee: - ha sottolineato Acquaroli - occorre farlo in momento complesso, con una vicinanza al tessuto socio-economico che soffre anche per le vicende internazionali". Tanti i bandi partiti "per credito, ricapitalizzazione, innovazione, internazionalizzazione e diversificazione che sono "asset fondamentali alle imprese per la loro crescita e per implementare la capacità produttiva".
    Sono in atto, ha ricordato Acquaroli, Tavoli su aree di crisi complessa, ipotesi di decontribuzione e zona logistica semplificata": "cerchiamo di capire quanto potranno essere praticabili ma nel frattempo "c'è l'impegno della Regione, tra le prime regioni in Italia per utilizzo di risorse europee. La giunta, ha sottolineato Acquaroli, ha perseguito dall'inizio del mandato una strategia di "cofinanziamento", mettendo in campo "130 milioni di risorse regionali" concentrate nella programmazione nei primi anni: ciò "per creare un effetto leva e un impatto che ci faccia superare questa fase di transizione in cui siamo stati classificati otto anni fa".
    Visto che i bandi c'erano già, la tempistica per dare corso agli adempimenti per lo scorrimento delle graduatorie è di qualche settimana". "Noi abbiamo fatto tanti bandi, - ha ricordato Antonini -, siamo la prima Regione in Italia per rapporto abitanti e imprese per emissione di risorse attraverso i bandi europei. I progetti a terra sono tantissimi, ci sono progettualità già pronte, alcune finanziate, purtroppo altre noi dato che le dotazioni ovviamente delle risorse sono ridotte rispetto alle richieste". Così "abbiamo preso una decisione insieme alle associazioni di categoria, Confindustria, Confartigianato e tutte le altre, - ha riferito l'assessore -: nuovi bandi verranno attivati ma intanto volevamo dare risposte a progettualità rimaste fuori dagli attuali bandi che sono validissimi e con progetti pronti"; "perché abbiamo fretta come Regione di mettere a terra tutti i progetti delle imprese che hanno grande voglia di investire, di partecipare a una ripresa economica della regione che passa attraverso questi strumenti".
    Le azioni erano stati condivise nell'Osservatorio regionale di cui fanno parte Confindustria, Cna, Confartigianato, Confapi, Confcommercio Marche Centrali, Confesercenti, Confprofessioni e Camera di Commercio.
   

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