"L'indice di povertà relativa
emerge con una notevole incidenza in molti comuni del Molise,
riflettendo una distribuzione economica eterogenea tra gli
ambiti territoriali. I dati mostrano percentuali rilevanti di
popolazione con redditi sotto i 10 mila euro a conferma della
vulnerabilità di alcune aree". E' quanto emerge dal Piano
regionale di contrasto alla povertà 2025-2027 che sarà all'esame
del Consiglio regionale dopo la recente approvazione da parte
della Giunta.
In particolare, nell'Ambito territoriale sociale (Ats) di
Agnone (Isernia), l'indice di povertà relativa supera il 20%,
segnalando una condizione di forte fragilità economica e
sociale. Questo dato sottolinea la presenza di una base
economica debole e la necessità di misure di sostegno per le
fasce più svantaggiate. In ambiti come Venafro (Isernia) e
Larino (Campobasso), si riscontrano picchi di povertà assoluta
analoghi, attribuibili a un sistema economico meno dinamico e a
limitate opportunità occupazionali, che amplificano
l'instabilità economica di queste aree. Al contrario, si legge
nel documento, zone come Campobasso mostrano livelli di povertà
inferiore alla media regionale, il che suggerisce una maggiore
capacità di reddito e una struttura economica più equilibrata
rispetto ad altre aree.
Tale disparità riflette una marcata differenza socioeconomica
tra aree più urbanizzate e aree rurali. Inoltre, nei comuni
rurali l'accesso limitato ai servizi essenziali, associato a una
popolazione prevalentemente anziana, acuisce il livello di
povertà e ostacola il miglioramento delle condizioni di vita.
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