I cechi non sono fiduciosi per il
futuro ed evitano di fare piani a lungo termine. Quasi l'80%
pensa che il mondo stia affrontando la più grande fase di
incertezza dal 1989 e dalla graduale fine dei regimi comunisti
nei paesi dell'Europa centrale e orientale e solo un terzo
ritiene che le generazioni future vivranno in un mondo migliore
di quello attuale. Questi sono due dei principali risultati del
sondaggio condotto in aprile dall'agenzia Ipsos, di cui ha
informato la radio ceca. I cechi sono particolarmente
preoccupati dell'instabilità economica (54%) e della situazione
geopolitica (34%). Questo sentimento di incertezza preoccupa
soprattutto le persone più anziane, ma è diffuso anche tra più
della metà della fascia di età tra i 18 e i 34 anni. Le persone
di età tra i 24 e i 44 anni sono le più pessimiste sulla
possibilità di vivere in un mondo migliore. Lo studio conferma
alcuni dati allarmanti, come il tasso di natalità basso nella
Repubblica ceca, rilevato nel 2024.
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