"Praticare uno sport è una cosa molto importante perché offre un supporto alla persona, ma anche perché lo sport ha un profondo valore sociale e spirituale".
Così l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, che
questa sera ha visitato la sede del Cus Torino.
"Anche io ho
praticato sport quando ero giovane; poi ho smesso, ma mi
dispiace".
Per l'arcivescovo di Torino è stata la prima visita pastorale
al Cus, una delle principali realtà sportive di Torino. Fondato
nel 1946, è frequentato da 60.000 associati, tra cui 35.000
studenti, e ha sette impianti sportivi. Nella sede di via
Braccini, quella visitata da monsignor Nosiglia, c'è la palestra
polifunzionale più grande, con la parete per l'arrampicata.
A fare gli onori di casa Riccardo D'Elicio e Andrea Ippolito,
presidente e direttore del Cus Torino. Con monsignor Nosiglia
c'era invece don Luca Peyron, delegato della pastorale
universitaria.
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