"A Flashback c'è un forte spirito di ricerca che ha portato le gallerie a proporre non solo autori noti, ma anche artisti meno conosciuti al grande pubblico come se fossero maestri compiuti".
Vittorio Sgarbi, critico d'arte, ha girato un paio d'ore negli spazi di Flashback, a Torino, accompagnato dall'architetto Carlo Alberto de Laugier, progettista della fiera e dalle direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe.
"Non è la prima volta che vengo qui, ero già stato ad altre
edizioni. Ci sono capolavori come quello di Benvenuto Benvenuti
e autori come Giacomo Balla, ma anche tante opere di ricerca
come quelle di Francesco Olivucci e Federico Boccardo",
commenta Sgarbi che si è fermato in molti spazi chiacchierando
interessato con tutti i galleristi. Sgarbi ha scattato alcune
foto delle coppe fatte con le carte da gioco vetrificate
realizzate dell'artista Nicola Bolla e si è fermato anche a
vedere Opera Viva di Alessandro Bulgini, artista di quartiere
che fa lavoro di arte pubblica e comunità in Barriera di Milano.
"È l'unico appuntamento dell'Art Week torinese. Purtroppo
devo ripartire", ha spiegato Sgarbi.
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