Centinaia di lavoratori e lavoratrice del comparto agricolo sono in piazza ad Alba, sotto un sole cocente, per dire no al caporalato e allo sfruttamento del lavoro nelle Langhe e nel Roero.
'Nessuno più al mondo deve essere sfruttato', si legge su un grande striscione.
Tanti gli
slogan e le bandiere.
Alla manifestazione, dal titolo 'La terra deve dare buoni
frutti per tutti', partecipano il sindaco di Alba Alberto Gatto
e il vescovo Marco Brunetti, i segretari provinciali e regionali
dei sindacati di categoria e confederali.
"E' importante essere qui - ha detto il segretario generale
della Cisl Piemonte Luca Caretti - per segnalare che c'è
un'Italia diversa. Questo tema riusciamo ad affrontarlo se le
parti sane si siedono intorno a un tavolo e provano a costruire
un sistema che tiene fuori le mele marce. Serve più
contrattazione, più partecipazione e più bilateralità tra
soggetti sani per fare emergere quello che non va bene. Va bene
la manifestazione, ma non basta. Bisogna fare come nella
Resistenza quando si sono messi insieme tutti, laici, cattolici,
comunisti, liberali e monarchici per respingere il nazifascismo,
una posizione intollerabile per il sistema democratico.
Facciamolo ancora oggi".
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