Parte la controffensiva del Consorzio
dell'Asti Spumante docg ai dazi americani: in vista del
'National Moscato day' del 9 maggio la città di New York ha
visto comparire più di mille manifesti, banner su duemila taxi e
cinquanta digital advertising alle fermate dei bus e nelle zone
di massimo passaggio a Manhattan, Brooklyn e Queens. "Investiamo
quasi 2 milioni di euro all'anno - spiega Stefano Ricagno,
presidente del Consorzio - in iniziative promozionali negli
Stati Uniti: per noi è un mercato di primaria importanza".
Il Consorzio astigiano, che si estende su oltre 10mila ettari
sui territori di 51 Comuni di Asti, Alessandria e Cuneo
nell'area di tutela paesaggistica dell'Unesco, non vuole
rinunciare al mercato americano. Su 90 milioni di bottiglie
prodotte, 25 milioni vengono vendute negli States. Di queste 19
milioni sono di Moscato (cioè il 60% dell'intera produzione) e 6
milioni sono di Asti Spumante. Un giro d'affari che supera i 100
milioni di euro per un eccellenza vinicola che è da sempre
particolarmente apprezzata dai consumatori americani.
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