"Ho voluto essere qui per rendere
omaggio a una vittima di mafia, un martire dei nostri tempi, un
uomo che ha pagato con la vita il suo impegno contro la mafia".
Lo ha detto il sindaco di Bari, Vito Leccese, durante la
commemorazione del 47esimo anniversario dell'omicidio di Peppino
Impastato, attivista e giornalista siciliano in prima linea
contro il potere mafioso. Leccese, davanti all'epigrafe nel
giardino che porta il nome del giornalista nel quartiere Catino,
ha ricordato che Impastato "nella sua giovane vita ha
testimoniato con coraggio, fino alle estreme conseguenze, il
rifiuto delle logiche mafiose e dell'omertà che protegge gli
affari criminali delle mafie".
Il sindaco ha rimarcato "l'impegno condiviso per la legalità
e per continuare a coltivare quel senso di comunità che deve
spingerci, ciascuno nel proprio ruolo, a scegliere di stare
dalla parte giusta, stigmatizzando qualsiasi comportamento
contrario alla serena convivenza e denunciando i soprusi e le
ingiustizie, perché solo praticando la legalità potremo
costruire un futuro più giusto".
"Spesso - ha sottolineato - i più giovani si lasciano
affascinare da modelli comportamentali sbagliati, attratti da
facili guadagni o dal fascino dell'aura criminale ma è
importante che sappiano che sono scelte che non portano da
nessuna parte. Per questo vogliamo che proprio i bambini e i
ragazzi della nostra città siano testimoni di un messaggio e una
cultura che rifiutano l'illegalità e la mentalità mafiosa per
promuovere un nuovo senso di comunità". "Il prossimo 23 maggio -
ha concluso - altra data simbolo dell'impegno contro le mafie,
torneremo qui per inaugurare il giardino al termine degli
interventi di riqualificazione".
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