"Lo Stato sta facendo la sua
parte ma la società civile in alcuni momenti è stata mancante, è
l'ora che deve fare di più". Lo dice Nicola Clemenza, vice
presidente del coordinamento siciliano 'No mafie" e coordinatore
provinciale di 'Libero Futuro', all'indomani dell'operazione
'Hesperia' che ha portato all'arresto di 35 persone in provincia
di Trapani, ritenute vicini al boss Matteo Messina Denaro. "Con
la stessa forza come decenni fa nei paesi si dava riverenza alla
mafia, oggi bisogna essere determinati a dire di no a chi è
vicino a certi ambienti, anche ad aziende in odore di mafia",
dice Clemenza. L'imprenditore agricolo di Partanna è stato
vittima di un attentato: gli fu incendiata l'auto e il prospetto
dell'abitazione. "La mafia che è emersa da questa recente
operazione è un'organizzazione che si è infiltrata in certi
ambienti e vuole prendere il suo spazio nella società civile. Il
nostro territorio ha pagato in maniera molto pesante certi
atteggiamenti mafiosi che si sono tradotti in incapacità a
vendere il territorio in maniera positiva", ha concluso
Clemenza.
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