Per la prima volta su un
quotidiano sarà pubblicato un cruciverba in siciliano.
Sull'edizione del primo maggio de La Sicilia, debutteranno
infatti le "paroli 'ncruciati" nel dialetto-lingua dell'Isola,
per soddisfare il desiderio di un numero sempre più alto di
Siciliani che, in tutto il mondo, ha voglia di riscoprire questa
maniera di esprimersi così identitaria. Con un'accattivante
grafica "siciliana", sarà proposta una griglia di 240 caselle
per far conoscere non solo parole e modi di dire siciliani, ma
anche personaggi, fatti, luoghi. E persino i termini usati dagli
emigrati siciliani nei luoghi in cui andarono a vivere.
"L'idea - ha spiegato il direttore de La Sicilia, Antonello
Piraneo - è venuta a Giuseppe Lazzaro Danzuso, giornalista
esperto di cose isolane, che ha materialmente stilato il
cruciverba, e al condirettore Domenico Ciancio. Entrambi hanno
voluto coinvolgere nel progetto, comunque aperto a tutti i
contributi, anche personaggi come Gino Astorina, uno degli
emblemi della sicilianità, e il professore Salvo Menza
dell'università di Catania, autore della traduzione in dialetto
catanese della storia a fumetti stampata su Topolino qualche
settimana fa e che ha avuto uno straordinario successo".
"Dall'arrivo di Garibaldi - ha detto Gino Astorina - le
famiglie siciliane hanno impedito a figli di usare il linguaggio
degli avi: a parlare in siciliano si era bollati come ignoranti,
volgari, ma soprattutto poveri. Oggi, invece, politici,
accademici, scrittori, insegnanti, vanno ripetendo che il
Siciliano dobbiamo riscoprirlo. E questo cruciverba consente di
farlo, divertendosi. Un consiglio: affrontatelo coinvolgendo
figli e nipoti". "Nei giorni dell'uscita del cruciverba - ha
aggiunto Domenico Ciancio - destineremo un certo numero di copie
alle scuole interessate a questo progetto: siamo convinti che
possa coinvolgere dirigenti, docenti e allievi".
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