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Qatargate: gip di Bergamo sequestra 240mila euro sui conti di Panzeri

Qatargate: gip di Bergamo sequestra 240mila euro sui conti di Panzeri

Fonti, la casa a Cervinia di Figà-Talamanca acquistata con mutuo

23 dicembre 2022, 18:04

Redazione ANSA

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Panzeri © ANSA/EPA

Panzeri © ANSA/EPA
Panzeri © ANSA/EPA

Il gip di Bergamo ha congelato con un decreto di sequestro preventivo, su richiesta della Procura che ha dato esecuzione ad un ordine di investigazione europeo della magistratura belga nell'indagine sul Qatargate, sei conti correnti intestati ad Antonio Panzeri, alla figlia Silvia, all'ex segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati Luca Visentini e a Francesco Giorgi, ex collaboratore dell'ex eurodeputato Panzeri. In particolare, come comunica in una nota il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani, sono stati bloccati circa 200mila euro su un conto di Silvia Panzeri e 40mila euro su uno del padre.

La difesa di Maria Dolores Colleoni, moglie di Antonio Panzeri - ex eurodeputato in carcere a Bruxelles per il Qatargate - ha depositato ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte d'Appello di Brescia che lunedì ha dato il via libera alla consegna al Belgio della 67enne. Il ricorso dei legali Angelo De Riso e Nicola Colli si basa su "problemi persistenti nelle carceri belghe, tra cui il sovraffollamento di lunga data e la carenza di personale". Elementi che hanno portato martedì un altro collegio di giudici bresciani a rinviare a gennaio per approfondimenti la decisione sulla figlia Silvia Panzeri.

Per la moglie e la figlia di Panzeri, infatti, da Brescia sono arrivate nei giorni scorsi due decisioni diverse: per Colleoni, ha scritto il collegio, "sussistono i gravi indizi di colpevolezza" ed è stato dato il via libera alla consegna, mentre per Silvia Panzeri (sono entrambe ai domiciliari) i giudici hanno stabilito che il Ministero della Giustizia dovrà chiedere approfondimenti sulle condizioni delle carceri del Belgio. Il ricorso per la posizione di Colleoni blocca l'esecutività della consegna decisa dai giudici. Ora la Cassazione dovrà fissare udienza e la decisione potrebbe arrivare entro una decina di giorni.

La seconda sezione della Corte d'Appello, guidata da Giulio De Antoni, ha ritenuto, in particolare, di concedere a Silvia Panzeri un rinvio al prossimo 3 gennaio: un termine per acquisire informazioni sulla situazione delle carceri belghe, dopo che i suoi due legali hanno illustrato un report del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti da cui sono emersi "una serie di problemi persistenti nelle carceri belghe, tra cui il sovraffollamento di lunga data e la carenza di personale".

 Una questione riproposta ora anche in Cassazione per la moglie di Panzeri, che trae forza proprio dal provvedimento dei giudici bresciani. Il mandato d'arresto europeo per associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio a carico delle due donne era stato eseguito lo scorso 9 dicembre in Italia, quando in Belgio erano stati arrestati, tra gli altri, Panzeri, l'ex collaboratore Francesco Giorgi e la compagna Eva Kaili, ormai ex vicepresidente del Parlamento europeo.  

Fonti, la casa a Cervinia di Figà-Talamanca acquistata con mutuo - L'appartamento a Cervinia di Niccolò Figà-Talamanca, posto sotto sequestro dal gip di Aosta nell'ambito dell'inchiesta Qatargate, è stato acquistato lo scorso aprile tramite un mutuo bancario di 200.000 euro, della durata di 10 anni, stipulato presso una banca di Bruxelles dalla Nakaz Development sprl, società costituita nel 2007 dallo stesso Figà-Talamanca con la moglie. Lo si apprende da fonti notarili e dal contratto con l'istituto bancario di cui l'ANSA ha preso visione. Figà-Talamanca lo ha acquistato da una coppia di Lecco, con atto firmato il 29 aprile scorso davanti ad un notaio di Chatillon, alla cifra di 215.000 euro. Si tratta di un alloggio di 90 metri quadrati, al quarto piano, composto da 5 vani più un'autorimessa. Il giudice belga Michel Claise ha chiesto alle autorità italiane di sequestrare preventivamente l'immobile, per il sospetto che fosse veicolo di riciclaggio, e la procura ha inoltrato la richiesta al gip che ha disposto il sequestro.

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