"Pur rispettando il segreto istruttorio, va evidenziato che la famiglia Orlandi ha fatto richiesta di prendere visione ed estrarre copia di questo fascicolo sin dal 2017, mentre l'inchiesta vaticana è stata aperta solo nel gennaio del 2023, ben sei anni dopo. Perciò, è lecito chiedersi: chi ha custodito questo fascicolo fino ad ora, visto che in più occasioni, è stato riferito pubblicamente dalle autorità vaticane che non esisteva alcun fascicolo e che quello di Emanuela Orlandi era "un caso chiuso"? ". Lo dice all'ANSA l'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, dopo l'ammisisone dell'esistenza di un dossier su Emanuela Orlandi.
"L'ammissione da parte del Promotore di Giustizia dell'esistenza di un fascicolo in Vaticano su Emanuela Orlandi - afferma Sgrò - è un passo avanti importante verso la verità. È un fatto certo, infatti, a questo punto, che il Vaticano abbia compiuto delle attività aventi ad oggetto il rapimento di Emanuela Orlandi che non ha mai condiviso né con la famiglia Orlandi né con la procura di Roma. Tale circostanza, peraltro - aggunge -, arreca molto dispiacere ai familiari della Orlandi, considerato che nel 2012 i magistrati romani conducevano la seconda inchiesta sul sequestro di Emanuela Orlandi e i magistrati stessi avrebbero potuto, in un'ottica di leale collaborazione, giovarsi delle risultanze vaticane".
"Le dichiarazioni del Promotore di Giustizia - continua la legale -, destano poi qualche perplessità sulla ricostruzione stessa della storia di questo fascicolo. Il Comandante Giani, infatti, avrebbe redatto questa "ricostruzione storica" nel 2012, che sarebbe adesso nella disponibilità del Promotore di Giustizia. Pur rispettando il segreto istruttorio, va evidenziato che la famiglia Orlandi ha fatto richiesta di prendere visione ed estrarre copia di questo fascicolo sin dal 2017, mentre l'inchiesta vaticana è stata aperta solo nel gennaio del 2023, ben sei anni dopo. Perciò, è lecito chiedersi: chi ha custodito questo fascicolo fino ad ora, visto che in più occasioni, nei predetti anni, è stato riferito pubblicamente dalle autorità vaticane che non esisteva alcun fascicolo e che quello di Emanuela Orlandi era "un caso chiuso"?".
"La famiglia Orlandi confida che vengano finalmente date delle risposte chiarificatrici- conclude quindi -, considerate le innumerevoli Istanze da loro formulate alle autorità vaticane e si augura sia giunto davvero il momento di fare chiarezza. Allo stesso modo gli Orlandi si augurano che la Procura di Roma nonché la Commissione Parlamentare di inchiesta si attivino quanto prima per chiedere l'acquisizione di questo fascicolo".
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