C'è un luogo
segreto, appartato dove in più di ogni altro si spera, in
silenzio, che il nuovo Papa sia un francescano, è il santuario
della Verna, in provincia di Arezzo, dove San Francesco, 800
anni fa, ricevette le stigmate. I frati, ancora presenti,
avvicinati dai media hanno ripetutamente dichiarato di non fare
il 'tifo' per nessuno ma, come conferma il padre guardiano Guido
Fineschi, c'è un nome tra i cardinali che "ci farebbe piacere".
Non viene pronunciato in modo esplicito ma in questo santuario,
dopo la vestizione dell'abito religioso nel 1984 a Ferrara, è
entrato nel noviziato il patriarca di Gerusalemme, cardinale
Pierbattista Pizzaballa, percorso che concluse con la
professione dei voti nel 1985.
Il cardinale vi è tornato nel settembre del 2023 e definì il
convento nel Casentino, in un reel pubblicato sui social della
Verna, "un luogo carico di ricordi ed emozioni dove incontrare
il Signore" e le stigmate come un modo per "identificarsi con
Gesù in un amore capace di entrare dentro le ferite
dell'umanità".
In questi giorni al santuario l'atmosfera che si vive
all'apparenza è quella di sempre, ma la tv è accesa per seguire
le notizie da Roma mentre prosegue l'impegno quotidiano della
comunità di frati francescani ad accogliere i pellegrini. Qui
numerosissimi fedeli, giovani e turisti trovano ogni giorno
ancora viva la presenza di San Francesco. Tra i Pontefici che lo
hanno visitato Giovanni Paolo II e Papa Ratzinger che lo amava
profondamente.
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