È stato presentato al ministero della
Cultura il progetto di riqualificazione e restauro del complesso
monumentale di piazzale degli Archivi all'Eur, che dagli anni
Cinquanta del secolo scorso ospita l'Archivio centrale dello
Stato. Vincolato come bene culturale dal 2004, l'immobile è dal
2015 di proprietà dell'Istituto Inail che ha deciso di
restaurare l'edificio, di grande rilevanza storica e culturale,
affidando i lavori a un gruppo di imprese con procedura a
evidenza pubblica.
Sicurezza, sostenibilità e miglioramento estetico sono i tre
obiettivi principali del progetto di riqualificazione. Gli
interventi di restauro e risanamento conservativo previsti
costeranno 28 milioni di euro e si svilupperanno in due fasi,
che riguardano la parte esterna e poi quella interna. In linea
con le iniziative di riqualificazione urbana del piazzale su cui
si affaccia il palazzo, sarà realizzato un nuovo impianto di
illuminazione e saranno usati materiali ecosostenibili, a
efficientamento energetico ed energy sharing.
L'Archivio Centrale dello Stato è una delle più importanti
istituzioni culturali italiane: fin dalla sua nascita,
l'Istituto è delegato a raccogliere i documenti di maggior
rilievo della storia della nazione, dal Risorgimento agli anni
più recenti. "È uno scrigno della memoria nazionale - commenta
il presidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione
della Camera Federico Mollicone - e rivalutarlo è un modo di
valorizzare il nostro Paese". "L'archivio è un organismo in
crescita - commenta il direttore generale, già sovrintendente
dell'Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale - Il
progetto di restauro si inserisce nella riqualificazione
dell'Eur". "È il simbolo della nostra memoria - ha commentato
Daniela Porro, soprintendente speciale Archeologia, Belle arti e
Paesaggio di Roma - Il palazzo in travertino e marmo rappresenta
un patrimonio collettivo da rivalutare".
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