Il Martirio di sant'Orsola di
Caravaggio, capolavoro delle collezioni di Intesa Sanpaolo, è
stato oggetto di un importante lavoro di ripulitura in occasione
della mostra Caravaggio 2025 che ha portato alla luce tre nuove
figure scomparse nel tempo. Solitamente esposto a Napoli presso
le Gallerie d'Italia della Banca è fino al 6 luglio 2025 in
prestito a Roma nella grande mostra dedicata al maestro a
Palazzo Barberini. Tre teste sono infatti emerse in quello che
è considerato l'ultimo dipinto di Merisi, realizzato nel 1610
poco prima della sua morte. La revisione conservativa ha
riportato colori e forme all'originaria nitidezza e
brillantezza.
I lavori sono stati realizzati dalle restauratrici Laura
Cibrario e Fabiola Jatta presso le Gallerie d'Italia di Napoli,
il museo di Intesa Sanpaolo, dove il dipinto è solitamente
esposto. A destra di Attila, il re unno rifiutato da Orsola, è
comparsa la punta del naso di un soldato e il perimetro del suo
elmo, un volto che prima non si vedeva. Inoltre è emersa
un'altra figura, forse un pellegrino, che indossa un cappello.
Sopra la testa di Sant'Orsola si comprende oggi quello che era
un elemento di funzione incerta: si tratta dell'elmo di un
armigero con fessura per gli occhi. Tre figure arricchiscono
quindi la tela e il racconto del dramma di Sant'Orsola. Con
l'occasione è stata inoltre sostituita la cornice con una
secentesca dotata della moderna tecnologia climaframe per una
conservazione ottimale.
"La responsabilità di avere in collezione l'ultimo dipinto di
Caravaggio impone il coinvolgimento dei migliori studiosi, dei
massimi esperti e delle imprese private con le maggiori
competenze tecniche, nella consapevolezza di prendersi cura di
un pezzo di patrimonio universale. Ogni decisione è presa
insieme a Sovrintendenza e Ministero. Il restauro conservativo,
la cura attenta, la nuova cornice e una migliore protezione
permettono al pubblico di conoscere sempre meglio il valore
delle collezioni di Intesa Sanpaolo" ha commentato Michele
Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni storici di
Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d'Italia.
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