Gian Enzo Sperone, gallerista di
fama internazionale, torna a Torino con la grande mostra
'Astrazioni, Figure, Miraggi Domestici. Pittori a Torino 1900 -
1960', nello Spazio Ersel di piazza Solferino dall'8 al 30
maggio. Si tratta di 120 opere di 42 artisti - nomi come Carlo
Levi, Balla, Mario Merz, Luigi Spazzapan, Carol Rama, Pippo
Oriani, Piero Bolla, Filippo Scroppo, Piero Rambaudi, Farfa,
Enrico Paolucci - prestate dallo stesso Sperone ma la maggior
parte provenienti da collezionisti privati, che offrono una
panoramica inedita su cosa succedeva a Torino tra il 1900 e il
1960, prima e dopo lo tsunami dell'Arte Povera e dell'Arte
Concettuale. Opere che sono state scelte da Sperone con Denis
Isaia, curatore responsabile per le mostre e le collezioni
d'arte contemporanea del Mart.
"Questa mostra - spiega Sperone - vuole semplicemente
riordinare le idee (nel caso ci si fosse distratti un po' troppo
tra i fragori delle avanguardie più aggressive) e riflettere
sulla varietà, originalità e legittimità della pittura a Torino.
Ma vuole soprattutto celebrare un gruppo cospicuo di pittori
oggi fuori dai radar: non si sa mai bene chi decreta questi
cambiamenti di lunghezza d'onda e perché, però sono il sale
dell'arte e rendono la ricerca con tutte le sue rotture di
regole (e di scatole) una continua fonte di rivelazioni tanto
inattese quanto vitali. L'importante è esserne coscienti".
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