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Appello di Gubitosi al regista Mikhalkov per la pace in Ucraina

Appello di Gubitosi al regista Mikhalkov per la pace in Ucraina

Fondatore del Giffoni Experience, la guerra porta al disastro

SALERNO, 08 aprile 2022, 13:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il direttore artistico e fondatore del Giffoni Experience Claudio Gubitosi ha scritto a Nikita Mikhalkov, attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico russo, ospite in passato al Festival. Una lettera accorata, un appello per richiamare i valori della pace, della solidarietà, del rispetto tra i popoli alla luce della guerra in Ucraina.
    "Caro Nikita, - scrive - nella voluminosa storia di Giffoni, che tra poco andrà in pubblicazione, ci sono foto splendide delle tue partecipazioni al Festival. Ho rivisto le foto con la tua bellissima figlia e con tua moglie. Eri felicissimo. La tua è una storica famiglia russa, molto apprezzata e influente. In questo momento, nello sconcerto più totale che il mondo sta vivendo per l'invasione dell'Ucraina da parte del governo russo, siamo costretti ad assistere a scene che non avremmo mai più voluto vedere". "Hai dichiarato recentemente - aggiunge Gubitosi - che sei in piena sintonia con Vladimir Putin, accusando l'Occidente di essersi coalizzato per distruggere la civiltà russa ed i suoi valori. Inoltre, hai aggiunto che questo è forse l'ultimo tentativo di attaccare il mondo russo, l'etica ortodossa e i valori tradizionali. Non trovo nessun tipo di assonanza con quanto tu dici, perché nessuno ha attaccato la Russia per distruggere la sua civiltà, le sue tradizioni e i suoi valori. Quante immagini ti mancano, quante storie che per un uomo di immensa cultura e di cinema come te sono importanti perché possa esserci una narrazione vera, autentica e non di propaganda". "Caro fratello Nikita, il tuo peso politico è importante in Russia, non so cosa puoi fare, né ti chiedo come fare, ma, al di là di tutte le rivendicazioni, una cosa è certa: bisogna fermare immediatamente questa guerra e far zittire le armi. Questa escalation non può che portare ad un disastro con altre migliaia e migliaia di morti e ad un'economia che non potrà più definirsi tale. Alla fine, non ci saranno vincitori. Tutti perderanno.
    Tutti perderemo. La tua storia non solo ti consente ma ti obbliga a parlare con Putin, a dirgli che l'unica possibilità che c'è oggi è quella di mettersi concretamente a un tavolo dove non dovrà esserci né un vinto né un vincitore".
   

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