(di Giorgio Gosetti)
Come da tradizione la prima
giornata sulla Croisette ospita un solo evento da tappeto rosso,
il film d'apertura, posto d'onore quest'anno riservato alla
Francia. Tutte le altre sezioni, compresa la competizione,
saranno ai nastri di partenza da domani. Oggi in programma:
- PARTIR UN JOUR di Amélie Bonin con Juliette Armanet,
Bastien Bouillon, François Rollin. Opera prima, in concorso per
la Caméra d'Or, è lo sviluppo del cortometraggio che ha reso
nota la giovane autrice portandola al Premio César nel 2023. A
differenza del modello originale, il lungometraggio è costruito
alla rovescia: Cécile torna al paesino natale a causa della
morte inattesa del padre. Per questo deve abbandonare
temporaneamente il sogno di aprire un ristorante alla moda a
Parigi, ma quando si trova immersa nei ricordi della sua
infanzia, le sue certezze da donna in carrIera vacillano. Tanto
più che al paese ritrova il suo primo amore... L'eco di un
omaggio ad Alain Resnais e al suo "Parole parole" attualizzato,
oltre che l'orgogliosa affermazione dell'autrice ("Il mio è uno
stendardo della cultura popolare") spiegano il colpo di fulmine
dei selezionatori francesi.
- CERIMONIA D'APERTURA. Inaugurazione solenne in diretta tv
alle 19.15 con la conduzione, prevedibilmente caustica e
brillante, dell'attore Laurent Laffitte (visto recentemente
nella versione per il cinema del "Conte di Montecristo") che
torna a fare da gran cerimoniere come nel 2016. Come da
tradizione è atteso un breve discorso della presidente della
giuria, Juliette Binoche, ma tutta l'attenzione sarà polarizzata
da Robert De Niro che riceve la Palma d'oro alla carriera. Per
irrobustire il glamour nazional-popolare della serata è stata
convocata anche Mylene Farmer, star della musica transalpina
(nonostante la nascita in Québec) che arriva a Cannes forte dei
30 milioni di dischi venduti in carriera e di un successo
inossidabile nei paesi francofoni.
- LA FEBBRE DELL'ORO di e con Charlie Chaplin. Per la gioia
dei cinefili di tutto il mondo quest'anno la sezione CANNES
CLASSIQUES si inaugura in contemporanea con il festival
all'insegna de genio assoluto del cinema, Charlot. A 100 anni
esatti dalla sua realizzazione torna, in una smagliante copia
restaurata digitalmente, il film che nel 1925 fece di Chaplin
non solo un'inimitabile maschera comica, ma un grande resista
sensibile ai temi sociali del tempo, la povertà, la sete della
ricchezza, il sogno di un futuro diverso, la solidarietà tra i
diseredati.
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