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Zerocalcare, candidato allo Strega da Bao Publishing

Zerocalcare, candidato allo Strega da Bao Publishing

"Dimentica il mio nome" è il graphic novel dell'autore romano

ROMA, 18 marzo 2015, 14:24

Redazione ANSA

ANSACheck

zerocalcare - RIPRODUZIONE RISERVATA

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    Bao Publishing candida al Premio Strega 2015 "Dimentica il mio nome" dell'autore romano Zerocalcare. Il graphic novel sarà presentato dalle autrici Igiaba Scego e Daria Bignardi.
    "Fa piacere la presenza tra i candidati di quest'anno di un'altra storia a fumetti, dopo il libro di Gipi l'anno scorso, segno che la narrativa per immagini ha un posto sempre più consolidato nel discorso culturale del nostro Paese" ha detto Caterina Marietti, editore di Bao Publishing.
    "Dimentica il mio nome", best seller da 80 mila copie vendute nei primi tre mesi, è un intreccio tra fiction e realtà, in cui l'autore racconta - nel suo inconfondibile stile - il momento shock della scoperta della storia di un ramo della sua famiglia che trasforma il suo passato, riempie i vuoti nella memoria, riscrive la sua identità. Uno dei libri più personali dell'autore, così forte da diventare il motore principale della sua ricerca artistica negli ultimi anni. 

 "Il graphic journalism in quanto tale non mi interessa: non voglio cercare un posto per andare a raccontare qualcosa, ma partire sempre da cose che sento nelle mie corde": ha detto nei giorni scorsi a Roma il fumettista Michele Rech, alias Zerocalcare, ospite a Libri Come, ricordando l'esperienza vissuta a Kobane recentemente, dalla quale ha poi realizzato un reportage pubblicato sulla rivista Internazionale.
  "Al momento sto riflettendo, mi trovo in una fase di stand by e mi dedico a tante cose insieme", ha proseguito, raccontando di aver fatto finalmente pace con il mestiere di fumettista, ma non del tutto, con le tante incombenze pratiche che da esso derivano. A dividere con lui il palco anche il collega Gipi (Gianni Pacinotti), che Zerocalcare ha definito un "maestro": "La mia vita disegnata male di Gipi è il fumetto che mi ha cambiato la vita - ha affermato - perché sparigliava la grammatica del fumetto, era caotico ma leggibile, forte e personale". Nel corso di un gustoso botta e risposta, spesso intervallato dalle domande del pubblico, Gipi ha dichiarato apertamente la sua ammirazione per Zerocalcare: "Michele ha avuto bisogno solo del talento per avere successo", ha affermato. "La sorte del fumetto è in mano solo alle persone che lo fanno, per fortuna non esiste un ministero a tutelarlo". Gipi ha poi anticipato qualcosa sui suoi prossimi lavori: "Mi sto concentrando su due nuove storie - ha rivelato: una muta, a colori, che racconta della mia famiglia; l'altra in bianco e nero, intitolata La terra dei figli, ambientata nel futuro, dopo la fine della società occidentale". "Ho paura che le storie mi muoiano in mano - ha aggiunto infine - e allora le racconto tutte".

Il libro.


   

 

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