Ferrara ha ospitato per una
settimana le prime riprese del nuovo documentario
cinematografico su Giorgio Bassani, che uscirà nel 2024. Il
progetto della casa cinematografica ferrarese Civetta Movie è
nato nel 2019 ed è stato condiviso con i figli Paola ed Enrico,
che abitano a Parigi e Roma, per raccontare e condividere la
storia del grande scrittore. Superate le restrizioni pandemiche,
ora è nella fase di attuazione. L'iniziativa è nata di concerto
con la Fondazione Giorgio Bassani e il Comune di Ferrara. Il
regista è Toni Trupia, che attualmente sta lavorando, diretto da
Michele Placido, ad un progetto su Luigi Pirandello; il
direttore della fotografia è Riccardo Filippini, noto per il suo
taglio cinematografico molto dinamico. Nelle riprese sono state
coinvolte anche persone che hanno condiviso curiosi aneddoti
sullo scrittore.
Le scene sono state girate in vari luoghi della città, dal
palazzo Municipale alla Fondazione Giorgio Bassani, dal cimitero
ebraico al ghetto, dal Tennis Club Marfisa alle strade del
centro storico estense. Erano previste anche riprese aeree, tra
cui quelle del Meis, il Museo nazionale dell'Ebraismo italiano e
della Shoah, ma la richiesta è stata rigettata da prefettura e
questura perché le zone che la troupe voleva filmare sono
considerate luoghi sensibili a causa della situazione
geopolitica internazionale, e le strumentazioni necessarie per
le riprese rischiavano di essere scambiate per droni bellici.
Dopo la sessione di riprese a Ferrara, una successiva si terrà a
Roma entro fine anno. Montaggio e postproduzione dovrebbero
essere ultimati per la primavera del 2024.
"Sono stato tra i primi a credere nell'idea e ad appoggiarla
- dice il sindaco Alan Fabbri - Su Bassani, autore inestimabile
che ha raccontato Ferrara al mondo, abbiamo realizzato anche
progetti con l'Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Illustre
concittadino testimone del tempo e della memoria, Giorgio
Bassani aveva le sue radici nella città estense. Come ci
raccontò sua figlia Paola, qualche anno fa, la sua ispirazione è
nata proprio a Ferrara, dove ha preso forma il suo modo di
osservare la realtà".
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