(dell'inviata Mauretta Capuano) Per capire le sofferenze e difficoltà dei giovani bisogna partire dalla fragilità degli adulti. È il presupposto fondamentale nel rapportarsi alle nuove generazioni secondo lo psicoterapeuta Matteo Lancini, curatore della nuova sezione 'Crescere' del Salone del Libro di Torino 2025, con direttrice editoriale Annalena Benini, che si inaugura il 15 maggio alla presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli.
"Saranno due le grosse aree di ragionamento: cosa vuol dire crescere con gli adolescenti considerando che i momenti e difficoltà possono diventare creatività e espressione di sé. E qui l'evento più importante sarà l'incontro con Salmo e il suo primo libro Sottopelle (Mondadori Electa) in cui racconta una infanzia non semplice, un'intimità che si ritrova anche nel nuovo album Ranch. Mi interessa ragionare su quello che è l'uomo adulto, come faccio nei miei libri, l'ultimo è 'Chiamami adulto. Come restare in relazione con gli adolescenti' (Raffaello Cortina). Una tematica importante è legata alla fragilità degli adulti. Non si può parlare delle difficolta delle nuove generazioni senza prendersi carico degli educatori, dei genitori" dice all'ANSA Lancini.
La nuova sezione, che si aggiunge alle altre sette aree tematiche (Arte curata da Melania Mazzucco, Cinema da Francesco Piccolo, Editoria da Teresa Cremisi, Informazione da Francesco Costa, Romanzo da Alessandro Piperno, Leggerezza da Luciana Littizzetto, Romance da Erin Doom) si occuperà della scoperta ed evoluzione di tutti i sentimenti piacevoli o disturbanti che accompagnano la crescita e della complessità dell'essere genitore, insegnante ed educatore oggi. Ospiti, oltre al rapper e cantautore Salmo, lo psicologo Giuseppe Riva e Vittorio Gallese, Pier Cesare Rivoltella e Stefano Moriggi con cui Lancini ragionerà sugli effetti della tecnologia sulle relazioni e sulle persone. Mentre con il giornalista Beppe Severgnini e l'autore e sceneggiatore Federico Taddia esplorerà il divenire padri e nonni e con le scrittrici Maura Gancitano e Viola Ardone parlerà di relazioni.
"Che senso e significato hanno le relazioni e il loro modo di viverle? Ho esplorato due aree: una è quella con cui apriremo sulle tecnologie in cui parleremo del vivere in una società iperconnessa con una visione meno stereotipata. L'altra area riguarda le relazioni di coppia e di amicizia che sono una delle realtà che è più cambiata. Non avrei mai immaginato che ai ragazzi non interessasse più tanto il sesso. Oggi conta maggiormente vivere nella mente dell'altro più che compenetrare il corpo dell'altro. Ne parleremo con Maura Gancitano e Viola Ardone"" racconta Lancini.
"Con Severgnini e Taddia parleremo di cosa voglia dire provare a essere padri e nonni, uscendo un po' dai luoghi comuni e dalle solite lamentele. E' una tentativo di dire un po' di più cosa dovremmo fare come genitori e nonni, che tipo di relazione dovremmo sostenere. Queste sono generazioni che quando incontrano adulti che li ascoltano veramente parlano più di noi. Bisogna porsi in una relazione autentica con loro. La verità è che noi oggi proteggiamo noi stessi dal fatto che i nostri figli sperimentino le emozioni che ci farebbero sentire inadeguati e cambiare i nostri programmi. C'è una mancata legittimazione delle proprie emozioni e questo fa sì che esplodano violentemente" sottolinea. L'ascolto e una presenza empatica è quello che serve davvero per avvicinarci agli adolescenti come Lancini mostra anche in 'Chiamami adulto", il libro che conclude la trilogia iniziata nel 2021 con 'L'età tradita'.
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