Applausi a scena aperta per cast e
regia de 'La Boheme' che ieri sera a Bari ha chiuso la stagione
d'opera del teatro Petruzzelli. L'amore tra Rodolfo e Mimì,
interpretati con maestria dal tenore Ivan Ayon Rivas e dalla
soprano Selene Zanetti, conquistano il pubblico che più volte
interrompe urlando "bravi, bravi".
Il palco è incorniciato da luci come fosse lo specchio di un
camerino. La magia delle scene e dei costumi fa pensare di
essere al cinema.
L'opera si apre con il poeta Rodolfo nella soffitta fredda e
sporca in cui vive con i suoi amici squattrinati, tra cui il
pittore Marcello. Mentre tentano di scaldarsi bruciando le
pagine di una commedia fa il suo ingresso il padrone di casa,
Benoit, che pretende l'affitto. Ma uno stratagemma degno dei
bohemien permette loro di conservare i quattrini da sperperare
al caffè Momus, nel quartiere latino. Non prima, però, che Mimì
entri in casa chiedendo aiuto perchè il suo lume si è spento.
Anche la soffitta diventerà presto buia e i due, rimasti soli,
confesseranno di amarsi. Gli amici, intanto, aspettano Rodolfo
per andare e Mimì si unisce a loro. Neon, insegne colorate e
un'atmosfera da 'Cirque du Soleil' con pagliacci, fatine e
bambini. Nel frastuono del quartiere Rodolfo e la sua compagnia,
di cui fa parte anche Musetta, vecchia fiamma di Marcello,
fuggono per non pagare il conto. Ma se all'assenza di denaro c'è
sempre rimedio, bisogna fare i conti con la malattia che sta
logorando giorno dopo giorno Mimì, e per cui Rodolfo, che non
vuole vederla soffrire, ha deciso di lasciarla. La storia
d'amore tra i due è finita ma presto arriva Musetta annunciando
che Mimì sta salendo le scale con affanno. Un giaciglio di
fortuna, su un materasso logoro, la accoglie per farla riposare.
Nel sonno, però, esalerà l'ultimo respiro. Nella soffitta
arrivano, restando nell'ombra, anche i personaggi del caffè
Momus: il dramma è ancor più cupo per chi sa vivere con nulla,
ma non sa vivere senza l'amore.
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