L'udito e il tatto sono sempre
stati centrali nella creazione musicale, in particolare nelle
esecuzioni per tastiera, dove il tocco dei tasti sprigiona una
moltitudine di suoni che vanno dall'imitazione della voce umana
alla simulazione di un'intera orchestra. Per secoli, la musica
ha offerto una piattaforma per la creatività, soprattutto per
coloro che, a causa della cecità, fanno più affidamento su
questi sensi. Il concerto Di Catalina Vicens, il 16 aprile alle
18 al Museo San Colombano - Collezione Tagliavini di Bologna,
celebra lo straordinario contributo di compositori non vedenti
che, attraverso le loro voci uniche e la profonda intuizione
musicale, hanno plasmato il corso della storia della musica dal
Medioevo all'inizio del XX secolo, attraversando l'Italia,
l'Europa e anche oltre.
"Dal Tocco al Suono", questo il titolo del concerto della
conservatrice del Museo di Via Parigi, è il primo dopo la lunga
pausa seguita all'affidamento la scorsa estate dei Musei
bolognesi del circuito Genus Bononiae, di proprietà della
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, alla fiorentina Opera
Laboratori. In questo concerto il pubblico può scoprire le
fantastiche storie di compositori straordinari le cui opere
trascendono i limiti della vista, e in particolare come la
musica stessa abbia giocato un ruolo fondamentale nella
creazione del sistema Braille, sviluppato dall'organista Louis
Braille (1809 - 1852): il suo sistema di notazione tattile ha
dato potere alle persone non vedenti in tutto il mondo. Eseguito
su otto strumenti delle collezioni Tagliavini e Tamminga, il
programma presenta composizioni di Francesco Landini, Conrad
Paumann, Antonio de Cabezón, Antonio Valente, Pablo Bruna, Pablo
Nassarre, Maria Theresia Paradies, Blind Tom Wiggins, Louis
Vierne e Jean-Nicolas Marrigues che Catalina Vincens suonerà su
strumenti a tastiera antichi e ricostruzioni, tra cui
clavicembali, organi, pianoforti e dulcitone.
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