Un ultimo disco di inediti per festeggiare 50 anni di carriera non poteva che chiamarsi 'Tutto' perché "a 72 anni - racconta Eugenio Finardi, presentando al Volvo Studio di Milano il suo ventesimo lavoro di inediti - si inizia a ragionare su tutto ciò che conta e che ti accade, si è già al terzo giro di giostra e si capisce di essere un piccolissimo granello di una danza immensa di cui c'è la spinta a comprendere il senso". In questa sorta di testamento musicale e spirituale in 11 brani, uno per ogni anno passato dall'ultimo disco di inediti, il cantautore affronta grandi temi che vanno dalla crisi sociale e politica ai misteri dell'esistenza, passando per riflessioni su amore, destino, fisica quantistica e spiritualità.
"Ormai s'è capito che Non esistono gli Extraterrestri Che ci vengono a salvare Ormai La mia unica speranza È nell'Intelligenza Artificiale" canta in 'Futuro', il singolo in uscita domani che è una sorta di risposta al suo celebre brano "Extraterrestre". "Parlo di un futuro lontano dove la tecnologia ci aiuterà a salvarci, per me il presente - dice Finardi, che a vent'anni firmò con la Numero 1, l'etichetta di Mogol e Battisti - non merita canzoni, la mia urgenza è il pianeta perché è palese che sta per accadere qualcosa di inevitabile. Siamo ancora alle lotte di condominio, quando basterebbe mettersi d'accordo per piantare milioni di alberi per salvare la terra". Lui, che ricorda di aver cantato temi importanti con la sua musica, oggi, che si sente - ripete - "al terzo giro di giostra", non ha più voglia di "prendere posizione". "Mi sono impegnato per tutto e a cosa è servito? Ora - sottolinea - non vedo altra causa che la salvezza del pianeta".
"Il livello di discussione oggi è quello dei social, dell''homo homini lupus', c'è un senso di rimozione perché dovremmo vergognarci di ciò che lasciamo ai figli e invece - considera amaramente - facciamo sempre gli stessi errori". Alle riflessioni su dove va il mondo si affianca il bilancio di questo mezzo secolo di carriera, che l'artista festeggerà anche sul palco, con il tour "Tutto '75-'25", dove ripercorrerà la sua carriera con brani la cui musica è stata trasposta agli strumenti di oggi, anche per l'acufene da batteria che gliene impedisce l'utilizzo dal vivo. "A livello di business - riflette Finardi - ho fatto ogni errore possibile, sono una case history su come sbagliare tutto, ma a livello artistico ho fatto dischi di fado, blues, classica, non ho mai avuto paura di affrontare qualsiasi tipo di musica. Ho avuto una carriera piena di delusioni e sogni realizzati e quando mi chiedono se cambierei qualcosa posso direi che lo farei, ma semplicemente per provare qualcosa di nuovo".
Come cantare con la figlia Francesca, in arte Pixel, ospite del brano "Francesca Sogna". A lei e al fratello Emanuele è idealmente dedicato un altro dei nuovi brani, 'La battaglia', dove Finardi racconta in musica che "per la prima volta oggi sono i figli a insegnare ai genitori" e anche per questo "non mi aspetto che il mio disco piaccia a persone sotto i 35 anni, così come la musica di oggi non è fatta per noi perché è la semantica - conclude - a essere cambiata".
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