(ANSA) - 2 lug -Niente circo, via gli animali esotici, elefanti e cammelli, e spazio al confronto intimo tra i personaggi che cantano quasi sussurrando, "di una semplicità esagerata, come silhouettes disegnate". Aida apre il 4 luglio a Caracalla la stagione estiva del Teatro dell' Opera di Roma nella rilettura di Denis Krief, che firma anche scene, costumi e luci, con sul podio il direttore Jordi Bernàcer. Il capolavoro verdiano, che nella magia dell' immenso scenario delle Terme affascina da sempre appassionati e turisti, per il regista "è un incubo che non auguro a nessuno, una scommessa perché sinceramente penso che Aida abbia più scene intime che grandiose". L' Egitto, quindi, per non deludere le aspettative del pubblico affezionato alle rappresentazioni tradizionali nello straordinario set archeologico, evitando però di "contaminare i momenti più di circostanza con quelli ben più lunghi e numerosi d'intimità umana, di conflitti psicologici acuti e profondi". Lo spettacolo andrà in scena in dieci recite fino al 3 agosto. "La nuova produzione è una grande sfida, un impegno importante con due cast equivalenti" dice il sovrintendente Carlo Fuortes ricordando che il titolo mancava da Caracalla da otto anni. "Aida è l' opera più emblematica per le Terme - aggiunge - per questo c'è grande attesa. La programmazione richiede scelte accurate perché il pubblico è eterogeneo, non solo italiano, diverso da quello che frequenta il Teatro Costanzi. E' una grande storia dell' opera in Italia, un valore che dobbiamo salvaguardare". Krief, che a Caracalla firmò quattro anni fa la regia di Turandot, ha le idee chiare. "Quando affronto un'opera di Verdi la considero sempre una prima volta, senza scopiazzare quanto si è fatto in passato. Aida è un grande Oratorio in quattro atti. Per la modernità di oggi forse è un po' statica. Qui Verdi sperimenta strade nuove. E' un unicum dopo il quale disse che non avrebbe più scritto altre opere". Il regista si sofferma sull' atto terzo dove Aida "diventa seduttrice per carpire un segreto di Stato" e parla del finale "di una semplicità sconvolgente". Per la scena del trionfo, con tutti gli interpreti e il corpo di ballo sul palco, "non c'è regia possibile - avverte - e allora lasciamolo così questo immenso oratorio. Godiamoci i costumi, i ruderi e la bella musica". Per il maestro Jordi Bernàcer, che ha debuttato a Caracalla due anni fa con Carmen, "è una prima molto speciale. Aida è molto difficile dal punto di vista musicale. Non c' è un ruolo semplice. E' un mix di tensione ed energia, di scene corali e intime". Il cast vedrà alternarsi Vittoria Yeo e Serena Farnocchia nel ruolo di Aida; Alfred Kim e Diego Cavazzin come Radamès; Judit Kutasi e Silvia Beltrami in Amneris. Il Re è Gabriele Sagona; Marco Caria e Andrii Ganchuck impersonano Amonasro; Adrian Sâmpetrean e Alessio Cacciamani saranno Ramfis. Dopo la "prima" di giovedì 4 luglio, Aida si replica venerdì 5, sabato 6, domenica 7, venerdì 12, sabato 13, giovedì 18, mercoledì 24, mercoledì 31 luglio e sabato 3 agosto. L'opera avrà i sottotitoli in italiano e in inglese. La stagione estiva di Caracalla, in programma fino all' 8 agosto per un totale di 36 serate, proporrà inoltre La Traviata e il balletto con Romeo e Giulietta e altri appuntamenti extra. "Offerte diverse accomunate dalla qualità - sottolinea Fuortes - la chiave che ci ha permesso l'anno scorso di raggiungere 92.220 spettatori, un record che quest' anno vorremmo superare".
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