/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Da Adjani ad Hannigan e Baricco, a Spoleto torna il Festival dei due Mondi

Da Adjani ad Hannigan e Baricco, a Spoleto torna il Festival dei due Mondi

Oltre 600 artisti per 60 spettacoli. Dal 28/6 al 14/7.

ROMA, 13 marzo 2024, 18:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Elisabetta Stefanelli) 

Apre Isabelle Adjani, per la prima volta al Festival dei due mondi di Spoleto con I mormorii dell'anima, "una lettura di testi che ho sempre amato molto", dice l'attrice, ovvero giganti della letteratura italiana e francese. Torna Alessandro Baricco con una lezione che si ripeterà per tre weekend dedicata alla sua 'Breve ed eretica storia della musica classica', in anteprima assoluta. Chiude l'Orchestra nazionale di Santa Cecilia diretta da Barbara Hannigan, che sarà protagonista anche di un concerto con grani star della musica jazz e contemporanea. Mentre l'opera esordisce al chiuso, "così da evitare la pioggia dell'anno scorso", con L'Ariadne auf Naxos di Richard Strauss e la Budapest festival orchestra diretta da Ivan Fisher. Ma ci sarà anche Orfeo ed Euridice di Chistoph Willibad Gluck con la regia di Damiano Michieletto e ancora l'Orchestra di Santa Cecilia.
    La città di Spoleto anche quest'anno sarà travolta dal 28 giugno al 14 luglio dall'onda creativa del festival diretto da Monique Veaute, in cui serpeggia l'idea del mito in tutte le sue forme, sempre fortemente sostenibili come dimostra il bel manifesto realizzato per la seconda volta nella storia da una donna, Chiara Camoni, a cui sarà anche dedicata una personale nei Musei civici della città. Focus anche su Giorgio Ferrara, direttore dal 2008 al 2020 "che il festival lo ha anche salvato", sottolinea Veaute, con una mostra e un docu, Love letters to Giorgio.
    Ma la 67/a edizione del Festival di Spoleto è molto di più, come hanno spiegato stamattina in una conferenza stampa Andrea Sisti, presidente della Fondazione Festival dei due Mondi e sindaco della città, Paola Agabiti, assessora cultura e turismo regione Umbria, e Paola Macchi, direttrice amministrativa e organizzazione generale. Più di 60 spettacoli, di oltre 30 compagnie, in 17 giorni. "Saranno coinvolti 600 artisti da 20 paesi - ha sintetizzato Macchi - in 20 luoghi della città, che saranno non solo i teatri ma anche le strade, le piazze e persino le finestre. Una grande festa per tutti che l'anno scorso ha visto 75mila presenze, e 732mila euro di incasso, con 138mila persone a Spoleto".
    Torna anche l'appuntamento con i Concerti di Mezzogiorno, il teatro "di attori e di testo", spiega ancora Veaute con Leonardo Lidi che conclude la trilogia di Cechov, e Davide Ena tra l'altro, quello musicale con Jeanne Candel, la sperimentazione nella danza con tra gli altri Mehdi Kerkouche, "nuova star che viene dalla strada e dall'hip hop", Yoann Borgeois ("uno dei grandi eventi del festival"), e Friedmann Vogel ("che esplora la leggerezza dell'essere a vari livelli"), la musica in tutte le sue forme da Oneohtrix Point Never, a Baldwin Giang al jazz di Lizz Whright. Per i nottambuli insaziabili nasce anzi lo spazio a tarda sera del Jazz Club.
    Non mancano le iniziative della Fondazione Carla Fendi, con gli Science talks, il premio Stem e la mostra Legami, studi nell'archivio dei costumi del festival, Luis Alberto Rodriguez con Afra Zamara a cura di Ruy Robertson. Così come i progetti in collaborazione con la Rai per la sostenibilità, come La cultura rompe le sbarre che promuove percorsi teatrali all'interno della realtà carceraria, curati dall'associazione #SineNOmine. .
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza