'Vendetta: guerra nell'antimafia' è
la nuova docu-serie italiana Netflix in 6 episodi prodotta da
Nutopia in associazione con la casa di produzione italiana Mon
Amour Films che sarà disponibile dal 24 settembre. Racconta e
ricostruisce le vicende umane e processuali, ma anche lo
scontro, tra Pino Maniaci e Silvana Saguto, due personalità di
spicco dell'antimafia che, nel corso della loro vita
professionale, si sono trovate coinvolte in situazioni
controverse e accusate di reati contro cui esse stesse dovevano
combattere. Protagonisti della docu-serie sono infatti Pino
Maniaci, giornalista e conduttore che da oltre 20 anni con la
sua emittente TV siciliana Telejato dà spazio alla lotta alla
criminalità organizzata, e Silvana Saguto, oggi ex magistrato
del Tribunale di Palermo che, da Presidente della sezione Misure
di Prevenzione, è stata per anni uno dei giudici più importanti
e in prima linea nella lotta alla mafia in Sicilia. Le storie
dei due protagonisti si intrecciano quando nel 2013 Maniaci
inizia a condurre una serie di inchieste su episodi di
corruzione a carico di alcuni rappresentanti della magistratura
siciliana, in particolare della sezione Misure di Prevenzione
del Tribunale di Palermo, focalizzandosi su Silvana Saguto.
Maniaci accusa l'allora magistrato di aver sequestrato
indebitamente dei beni, addebitando compensi eccessivi per la
loro amministrazione, e aver portato diverse imprese in
bancarotta, con la complicità del marito e di alcuni
collaboratori. Saguto accusa Maniaci di favorire la mafia che
lui stesso attaccava dalla sua emittente TV. Nel 2016, la
procura di Palermo indaga Maniaci per diffamazione ed estorsione
accusandolo di avere usato un "metodo a tenaglia", intento a
denigrare o esaltare, attraverso i suoi servizi tv, mafiosi e
politici locali in cambio di pagamenti in denaro. Nello stesso
anno, anche Saguto viene indagata: a suo carico 39 capi d'accusa
tra cui corruzione, abuso d'ufficio e appropriazione indebita.
Entrambi si proclamano innocenti. Vendetta: guerra
nell'antimafia si conclude con i verdetti di primo grado di
Saguto e Maniaci. Saguto, riconosciuta colpevole di corruzione è
condannata in primo grado a 8 anni e 6 mesi. Nell'aprile 2021,
Maniaci, assolto in primo grado dalla condanna di estorsione, è
condannato per diffamazione ad 1 anno e 5 mesi.
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