L'invasione russa dell'Ucraina e il
pressing sulle sanzioni per Putin hanno mille conseguenze
economiche oltre che sociali, ma per ora e per fortuna non
riguardano i cartoni animati dei bambini. Gli animatori russi e
ucraini sono solidali nella richiesta di pace, in 700 hanno
firmato una lettera per condannare la guerra, il cartone
ucraino Brave Bunnies a rischio produzione è stato confermato
grazie anche all'aiuto produttivo dei coproduttori
internazionali, tra cui l'Italia. Ma cosa accade a Masha e Orso?
Per ora continuano a divertire i bambini piccoli di tutto il
mondo e di boicottarli, nell'onda russofobica, non se ne parla.
Masha e Orso, ideato nello studio Animaccord di San
Pietroburgo da Oleg Kuzovkov, dal 2008 è adorato dai bambini di
tutto il mondo, guai a chi lo tocca ai piccoletti di ogni
latitudine che ci passano interi pomeriggi. Ci sono già sei
stagioni ed è un cartone che ha rivoluzionato l'industria del
settore in Russia realizzando la prima serie animata in 3D del
mondo, prima ancora della Pixar e della Dreamworks e di certo
Putin, ne è orgogliosissimo visto che se la batte, quanto a
popolarità globale, con i cartoon americani, con gli inglesi
Peppa Pig e Winnie the Pooh.
La serie è riuscita a far conoscere il contesto culturale
tradizionale russo, affascinando con il tocco leggero della
commedia e della tenerezza e ogni avventura dell'irrequieta e
super energica Masha con il grande amico Orso è una metafora
della relazione tra il bambino e il mondo.
Per fortuna ai piccoli spettatori la nazionalità dei cartoni
proprio non interessa, anzi non la conoscono perché l'importante
è empaticamente divertirsi con i personaggi. La produzione di
Masha e Orso, con il quartier generale spostato ormai a Cipro da
tempo, va avanti e al momento non si ha notizia di boicottaggi
né di stop alle importazioni. Il cartone da 10 anni va in onda
con successo su Rai Yoyo (prima su Rai2) e sul canale DeA
Junior. Secondo quanto si apprende nessuna azione è prevista in
merito sulla tv pubblica e certo che senza embarghi decisi dal
governo nessuno si prenderà la briga di fermare il divertimento
dei bambini in età prescolare.
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