Accoglienza positiva per il primo Btp Più, che raccoglie 14,9 miliardi di euro dai risparmiatori retail. Alla chiusura del collocamento il Mef ha comunicato i tassi definitivi, alzando la cedola per i primi 4 anni dal 2,8% al 2,85% e quella per i restanti quattro dal 3,6 al 3,7 per cento alla luce di "condizioni di mercato" che nell'ultima settimana hanno visto i rendimenti dei bond apprezzarsi sensibilmente.
Nell'ultima giornata, chiusa alle 13, il titolo ha raccolto altri 1,1 miliardi di euro, attraverso la sottoscrizione di poco meno di 40 mila contratti che hanno portato il totale a quota 451.831, con un taglio medio di circa 33 mila euro. L'esito del collocamento conferma l'apprezzamento dei piccoli risparmiatori per i Btp Valore, cioè quella famiglia di titoli, di cui fa parte anche il Btp Più, riservati esclusivamente al retail. La raccolta del Btp Più si colloca al quarto posto, a ridosso dei 18,1, 17,2 e 18,3 miliardi della prima, seconda e terza emissione di Btp Valore, superando anche i Btp Italia e Futura una volta depurati dalla raccolta istituzionale a cui possono accedere.
"Non è mai una gara a fare record, ogni emissione è a sé e deve essere calata nella realtà e nella situazione in cui ci si trova, ma questo è un risultato molto buono" e "il Tesoro ancora una volta ha colto il momento", ha dichiarato all'ANSA il direttore generale di Mts Ciro Pietroluongo, secondo cui i livelli attuali dei tassi sono "assolutamente sostenibili" pur assicurando "il giusto premio sui livelli di inflazione". "Anche il ritocco dei tassi - sottolinea - rappresenta un segnale importante di sensibilità del Tesoro che ha ritenuto opportuno adeguare fino all'ultimo il titolo alle condizioni di mercato" e far fronte a un rialzo dei rendimenti su cui hanno pesato gli scossoni geopolitici, alcuni dati macro Usa ma soprattutto le dichiarazioni della componente della Bce, Isabel Schnabel, che accendono il rischio di uno stop al taglio dei tassi Bce già ad aprile.
Il Btp Più ha una durata di 8 anni, cedole a liquidazione trimestrale e con tasso crescente - come detto 2,85% nei primi quattro anni e 3,7% negli ultimi quattro anni - ma a differenza del Btp Valore non assegna alcun premio fedeltà al risparmiatore che mantiene il titolo fino alla scadenza. In cambio offre la possibilità di chiedere il rimborso anticipato di tutto o parte del capitale investito, così da proteggersi contro scenari inattesi di un mercato sempre meno prevedibile.
L'opzione, che presuppone il possesso ininterrotto del titolo, andrà comunicata alla propria banca tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029. Nulla vieta ovviamente di liquidare il bond sul mercato in qualunque momento senza però, in tal caso, godere della protezione del capitale investito.
Al pari degli altri titoli di Stato anche il Btp Più gode di tassazione agevolata al 12,5%, è esente dalle imposte di successione e non concorre al calcolo dell'Isee per i primi 50 mila euro di investimento in titoli di Stato. Con il contributo del Btp Più - il cui collocamento è stato curato da Intesa, Unicredit, Mps, Akros e Banca Sella Holding, sale a quasi 79 miliardi di euro la raccolta del Mef tramite emissioni a medio e lungo periodo in questo primo scorcio di 2025: considerando l'obiettivo di emissioni per l'anno in una forchetta tra 330 e 350 miliardi, via XX Settembre ha già coperto in meno di due mesi almeno il 22,5% del suo fabbisogno totale.
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