Arriva il sesto taglio dei tassi Bce da quando è partita la fase espansiva di Francoforte la scorsa estate, e per i mutui si profilano risparmi che, rispetto a un anno fa, possono arrivare a oltre 200 euro sui finanziamenti più 'pesanti'. Ma se la Bce sta spingendo al ribasso i tassi a breve cui sono ancorati i prestiti, c'è una forza che invece sta facendo impennare il costo del debito pubblico e rischia di azzerare i benefici attesi per i conti italiani: Donald Trump.
E' lo scenario a due facce con cui fa i conti l'economia italiana. Il paradosso di tassi a breve che vanno giù seguendo la Bce, e tassi a lunga che da dicembre hanno preso a correre guadagnando quasi un punto percentuale.
Il tasso fisso medio di un mutuo potrebbe arrivare, a breve, attorno al 2,65%, a fronte del 4% praticato fino a un anno fa e ci sarà "un impatto significativo sulle rate dei mutui, con risparmi che variano sulla base dell'importo finanziato e alla durata del prestito", dice uno studio della Fabi. Su un mutuo da 100.000 euro a 20 anni, la rata si ridurrà di 76 euro al mese, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio sarà di 81 euro. Per un finanziamento di 250.000 euro a 30 anni, la riduzione mensile arriva a 203 euro, pari a oltre 2.400 euro annui. Una sforbiciata che si farà sentire anche sul credito al consumo, dove la media dei tassi d'interesse potrebbe scendere attorno al 7,65%, dopo che negli scorsi anni i tassi sui finanziamenti avevano abbondantemente superato quota 10%.
Considerando solo il taglio da 25 punti base deciso oggi dalla Bce, il Codacons valuta un risparmio di 204 euro l'anno su un mutuo da 125mila euro a 25 anni. Le prospettive indicano - secondo Facile.it, che i tassi di mercato potrebbero toccare il punto più basso "entro la fine dell'anno, per poi stabilizzarsi". Mutuionline, dal canto suo, valuta che in estate il mutuo a tasso variabile tornerebbe ad essere più conveniente del fisso.
Scenario opposto per i tassi sui Btp. L'avvio dei tagli Bce in estate aveva fatto scendere il Btp decennale da un picco del 5% a fine 2023, a un minimo di circa il 3,20% a dicembre 2024.
L'Ufficio parlamentare di bilancio, a dicembre, aveva stimato risparmi cumulati nel periodo 2025-29 per 17 miliardi nella spesa per interessi passivi, rispetto allo scenario delineato nel Piano strutturale di bilancio che prendeva a riferimento i tassi d'inizio agosto a circa il 3,6%. A sconvolgere i piani è arrivata l'elezione di Trump, con programmi di spesa che hanno fatto impennare i tassi Usa trascinando quelli europei. A fare il resto è arrivata la risposta Ue al disimpegno militare americano in Ucraina: con piani di spesa che in questi giorni hanno fatto volare il Btp decennale oltre il 4%. Più del 3,6% di agosto, con potenziale di intaccare profondamente il risparmio atteso. E dimezzando il risparmio sul costo del debito persino rispetto al picco del 5% di due anni fa.
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