Ha chiuso in ribasso Piazza Affari
nell'ultima seduta prima del ponte di Pasqua, con l'indice Ftse
Mib in calo dello 0,24% a 35.980 punti, nel giorno
dell'annunciato taglio dei tassi della Bce. Pochi gli scambi,
per 2,55 miliardi di euro di controvalore, che riflettono i
pochi movimenti e il clima prefestivo della giornata. In ribasso
a 117,6 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con
il rendimento annuo italiano in calo di 5,1 punti al 3,64% e
quello tedesco di 3,7 punti al 2,46%.
Debole Moncler (-2,51%) all'indomani dei conti, mentre Iveco
(-2%) ha segnato il passo per il secondo giorno consecutivo al
pari di Leonardo (-0,6%) e Fincantieri (-0,48%) e il resto del
comparto della difesa in Europa. Segno meno per i bancari con il
taglio dei tassi dell'Eurozona. Banco Bpm ha ceduto l'1,61%,
Popolare Sondrio l'1,59%, Bper l'1,48%, Unicredit l'1,44% ed Mps
l'1,34% nel giorno del via libera dei soci in assemblea
all'aumento di capitale a servizio dell'Ops su Mediobanca
(+0,1%).
La corsa del greggio (Wti +3,6% a 64,72 dollari al barile) ha
spinto Saipem (+2,17%) ed Eni (+0,8%). Acquisti su Poste
(+1,23%), Enel (+1,08%), A2a (+0,81%), Nexi (+0,79%) e
Stellantis (+0,75%), che dallo scorso 11 aprile, prima
dall'annuncio della tregua sui dazi per le auto, ha messo a
segno un rialzo di oltre il 7,8%. Bene Inwit (+0,7%), Italgas
(+0,65%), Snam (+0,64%), Fineco (+0,59%) e Tim (+0,5%), deboli
invece Cucinelli (-0,76%), Stm (-0,6%) e Tenaris (-0,48%).
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