Amplifon chiude il primo trimestre
dell'anno con ricavi consolidati pari a 587,8 milioni di euro,
in solida crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo
dell'anno scorso. L'utile netto adjusted è pari a 41,6 milioni
di euro (-5,5%), per effetto di maggiori ammortamenti e a un
incremento di 1 milione di euro degli oneri finanziari.
Il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted è stato pari a
140,4 milioni di euro, in crescita del 3,4% rispetto al primo
trimestre del 2024. Il margine sui ricavi è stato pari al 23,9%,
ai massimi di periodo, in aumento di 20 punti base rispetto al
23,7% riportato nel primo trimestre del 2024. Per il resto del
2025, la società conferma l'outlook precedentemente comunicato
al mercato.
Sul fronte dei ricavi, l'area Emea ha riportato ricavi in
solida crescita, nonostante circa 1,5 giorni lavorativi in meno
rispetto al periodo di confronto (equivalenti a circa 2 punti
percentuali di crescita); l'area America continua a registrare
una forte crescita, significativamente superiore al mercato di
riferimento; mentre la performance in Apac riflette l'uscita dal
business wholesale in Cina e la forte base comparativa. Il
contributo delle acquisizioni concluse principalmente in
Polonia, Stati Uniti, Francia, Germania e Cina rimane sostenuto,
pari al 2,5%.
Il Cda ha autorizzato l'amministratore delegato a dare
esecuzione ad un piano di acquisto di azioni della società,
anche in più tranche, fino a un massimo di 150 milioni di euro e
per un massimo di 21.193.799 azioni, nell'ambito della delibera
dell'assemblea degli azionisti del 23 aprile 2025, che dovrà
essere completato entro il 31 ottobre 2025.
"Abbiamo iniziato l'anno con solidi risultati, che dimostrano
la forza della nostra azienda e del nostro modello di business
anche in un contesto complesso", afferma Enrico Vita, ceo di
Amplifon.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA