"Sono note le criticità che
caratterizzano gli istituti del reclamo e della mediazione,
legate al fatto che la loro gestione è rimessa allo stesso ente
impositore che ha emesso l'atto impugnato. La delega fiscale
potrebbe costituire l'occasione per mettere in soffitta tali
istituti, sostituendoli con un'ipotesi di conciliazione
anticipata su iniziativa del giudice. Tale soluzione va
ovviamente valutata con estrema attenzione e può trovare una sua
più logica legittimazione e giustificazione in particolar modo
se il Legislatore delegato darà effettiva e completa attuazione
al criterio direttivo in cui si prevede il rafforzamento degli
istituti del contraddittorio preventivo e dell'autotutela".
È il punto di vista espresso dalla consigliera nazionale dei
commercialisti Rosa D'Angiolella, nel corso del suo intervento
al Congresso nazionale della categoria, che si svolge a Torino.
I commercialisti propongono di disciplinare in modo appropriato
anche le forme con cui il contraddittorio dovrà svolgersi.
"Sarebbe opportuno prevedere l'obbligo di attivare un
contraddittorio orale, un incontro, anche a distanza, tra
contribuente e amministrazione finanziaria nel quale poter
discutere anche di quanto già eventualmente eccepito dal
contribuente tramite la produzione di una memoria scritta", ha
chiuso la consigliera dei professionisti.
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