"Su orizzonti lunghi il ricalcolo
della quota retributiva per alcune categorie di lavoratori
pubblici ha un impatto finanziario significativo: da oggi al
2043 i risparmi cumulati ammonterebbero a 32,9 miliardi (21,4 al
netto della fiscalità), la maggior parte dei quali si
realizzeranno negli anni in cui è atteso il manifestarsi della
gobba pensionistica". Lo ha detto la presidente dell'Ufficio
parlamentare di bilancio Lilia Cavallari in audizione sulla
manovra alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
"Nei prossimi anni (fino al 2028-2030) - ha aggiunto - il
ricalcolo richiede un sacrificio a livello individuale,
parzialmente compensabile negli effetti con un posticipo del
pensionamento di uno o due anni".
"Le misure in ambito pensionistico vanno nella direzione di
preservare la sostenibilità del sistema, iniziando ad affrontare
gli andamenti di medio periodo della spesa, in particolare
quella legata all'evoluzione demografica", ha spiegato.
"Rispondono a finalità di contenimento strutturale della spesa
il ricalcolo della quota retributiva delle pensioni degli
iscritti ad alcune Casse di lavoratori pubblici in parte
sfuggite al processo di omogeneizzazione delle regole avviato
negli anni Novanta e l'anticipo dello sblocco dell'adeguamento
alla speranza di vita dei requisiti di pensionamento
anticipato", ha aggiunto.
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