Il Decreto Energia bis non tutela
piccole imprese e famiglie. Lo sostiene Confartigianato Veneto
che prevede, sulle Pmi venete, un "peso" di quasi 100 milioni di
euro per agevolare gli energivori.
"Consideriamo iniqua - afferma Roberto Boschetto Presidente
di Confartigianato Imprese Veneto - l'attribuzione agli oneri
generali di sistema pagati in bolletta dalle piccole imprese e
dalle famiglie dei costi per sostenere la produzione di energia
rinnovabile delle grandi imprese energivore e la loro
agevolazione". "In questo modo - sottolinea - nel 2024, le
nostre Pmi venete rischiano di dover sostenere un impatto di
almeno 97 milioni di euro. Secondo questo meccanismo la
transizione energetica si mette a carico quasi interamente alle
micro, piccole e medie imprese. Si viene a creare un corto
circuito vizioso per effetto del quale il mondo produttivo delle
piccole imprese e quello delle famiglie pagano gli oneri
generali di sistema di loro competenza, il costo delle
agevolazioni per le imprese energivore e il costo di
realizzazione degli impianti di grande taglia da fonti
rinnovabili a loro destinati".
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