Il tema della gestione della cassa
integrazione straordinaria dei dipendenti dello stabilimento di
Taranto di Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria
è stato al centro di un incontro che si è svolto oggi tra le
organizzazioni sindacali e l'azienda. Durante il confronto sono
stati illustrati numeri e percentuali dell'ammortizzatore
sociale.
Fim, Fiom e Uilm riferiscono che il dato medio attuale della
forza lavoro interessata dalla cigs si attesta intorno al 30%.
"Questo - osserva il segretario generale della Uilm Davide
Sperti - rispecchia la fotografia attuale. Parliamo ovviamente
di uno stabilimento che ha una produzione molto bassa, in
assenza di liquidità, con impianti totalmente fermi o
parzialmente in marcia".
Le sigle metalmeccaniche, è detto in una nota, "hanno posto i
temi riguardanti la corretta gestione della cassa integrazione
che deve essere equa nella distribuzione, la necessità di
programmare da subito un calendario di incontri specifici e
mirati area per area, al fine di confrontarci su eventuali
anomalie".
"A breve - aggiungono i sindacati - ci verrà fornito un
calendario di incontri specifici. L'avvio delle relazioni
industriali riteniamo sia l'elemento chiave per segnare un
elemento di discontinuità con il passato. Tuttavia bisogna
avviare altri tavoli di confronto per conoscere gli assetti di
marcia".
Fim, Fiom e Uilm spiegano che "sul tema delle ferie tramutate
in cassa, pratica utilizzata in maniera unilaterale dalla
gestione precedente e denunciata a tutti i livelli, l'azienda ha
dichiarato che non si verificheranno più tali circostanze.
Inoltre, abbiamo chiesto di riprendere e dare avvio al percorso
formativo per i lavoratori collocati in cigs per periodi
lunghi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA