"Ancora cassa integrazione allo
stabilimento Stellantis di Pomigliano. I fornitori sono messi
alle strette per la volontà dell'azienda di ridurre i costi o di
spostarsi all'estero nei Paesi low cost. Una decisione che sta
producendo scioperi nei siti produttivi, fornitori di primo
livello, che causa fermi produttivi nel Gianbattista Vico dove
si producono Panda e Tonale". Il grido d'allarme è del
segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma.
"Non è possibile - prosegue il sindacalista - che i magazzini
di un sito produttivo, che si ritiene tale, non siano in grado
di reggere un turno di produzione. Siamo al fianco dei
lavoratori dell'indotto che, in Campania, sono circa 15mila e
senza i quali è messa ancora di più in discussione la volontà di
Stellantis di rimanere in Italia. Lo sciopero del 18 ottobre a
Roma - ha spiegato il sindacalista - serve anche a spingere
l'azienda a produrre un piano industriale che garantisca
l'occupazione degli stabilimenti italiani, partendo da
Pomigliano. E' necessario portare nuovi modelli che garantiscono
anche i lavoratori dell'indotto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA