"Alla fine aveva ragione la Cgil:
alcuni lavoratori e lavoratrici perderanno circa 1.200 euro di
trattamento integrativo per colpa del governo Meloni. La
trasformazione del taglio del cuneo da fiscale a contributivo
penalizza i lavoratori più poveri che vedranno scendere le loro
buste paga. La destra ha scelto di ridurre il netto in busta
paga alla stragrande maggioranza dei lavoratori. Riduzione che
per i lavoratori che guadagnano tra gli 8.000 e i 9.000 si
traduce in 2 mesi di stipendio in meno. Il lavoro povero è
diventato una costante drammatica in questi anni. Il reddito da
lavoro, in particolare quello da lavoro dipendente, negli anni
non è più in grado di proteggere dal disagio economico. E'
necessaria una politica dei redditi che punti ad alzare i salari
e gli stipendi già duramente colpiti dall'inflazione e dagli
aumenti dei beni di prima necessità, non di ridurli a chi già
guadagna poco. Il governo Meloni non risponde alle esigenze dei
lavoratori e delle lavoratrici e deve andare a casa". Lo afferma
il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA