"Con l'accordo firmato
ieri con Piaggio prosegue, nonostante alcune crescenti
difficoltà di contesto, il percorso di stabilizzazione a tempo
indeterminato dei lavoratori terministi nello stabilimento di
Pontedera (Pisa). È un obiettivo per cui ci siamo battuti molto
in questi anni e per cui continueremo a batterci anche in
futuro". Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale
Uilm, e Samuele Nacci, segretario generale della Uilm Pisa.
"Anche quest'anno siamo riusciti a ottenere la
stabilizzazione di 40 lavoratori con contratto a termine, che si
vanno a sommare ai 145 del triennio precedente - spiegano in una
nota -. Come avevamo chiesto e come appare ragionevole, si
stabilizzeranno i lavoratori con maggiore anzianità aziendale,
raggiungendo così il nostro obiettivo di stabilizzare tutti
coloro che sono entrati a Pontedera nel 2019 e nel 2020. Inoltre
nell'accordo è prevista la deroga alla disciplina della causali
per consentire nel 2025 il rientro in azienda dei terministi che
hanno già lavorato in Piaggio". Per Ficco e Nacci "nell'accordo
sono stati aggiunti anche due importanti novità rispetto alle
intese degli anni passati: la prima inerente il monitoraggio
della Rsu nella vigenza dell'accordo, con due incontri specifici
che avranno luogo prima e dopo il periodo estivo; la seconda
inerente la durata dell'accordo fino ad ottobre, così che
l'organizzazione del lavoro sia più uniforme durante l'anno".
Critica Usb. "Oggi la dirigenza Piaggio ha fatto presente
alla Rsu che farà richiesta di cassa integrazione per una
mancanza di lavoro dal 3 al 16 febbraio per circa 700 lavoratori
- sottolinea il sindacato -. Ora come Usb ci chiediamo come sia
possibile allungare ancora la cassa, tenere ancora a casa
lavoratori che sono in questa situazione dal 30 di novembre, e
poi improvvisamente il 17 febbraio far entrare circa 190
contratti a termine e iniziare a mandare le linee a due turni".
Usb aggiunge: "Ci chiediamo come si può passare dalla cassa
integrazione all'assicurazione di 40 persone e all'ennesima
apertura di mobilità, che anche se fosse per 41 persone
rappresenterebbe l'ennesimo posto di lavoro perso su Pontedera,
non siamo neanche contro le assunzioni ma siamo contro questo
meccanismo per cui la famiglia Colaninno porta ormai avanti da
anni una ristrutturazione dell'intero stabilimento dove le
persone impiegate sono sempre meno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA