I temi dei salari e delle pensioni,
della salute e sicurezza sul lavoro restano prioritari e la Uil
"proseguirà la propria mobilitazione nelle forme e nei modi
ritenuti più utili e opportuni a livello territoriale, di
categoria e nazionale".
E' quanto indicato dall'esecutivo nazionale della Uil,
riunitosi a Fiuggi, per un'analisi della situazione politica,
economica e sociale e per la definizione delle linee guida
dell'azione sindacale dei prossimi mesi, che ha condiviso la
relazione del segretario generale, Pierpaolo Bombardieri, che,
introducendo il dibattito, ha ribadito le rivendicazioni
dell'organizzazione.
In particolare, la Uil considera prioritario il tema dei
salari, oltreché delle pensioni, "falcidiati da un'elevata
perdita del potere d'acquisto e dalla difficoltà nel rinnovare
contratti idonei a colmare questo gap. A tal fine, pertanto,
resta centrale la richiesta al governo di un provvedimento per
la detassazione degli aumenti contrattuali, anche per agevolare
la conclusione dei rinnovi".
Altro tema fondamentale è quello della salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro. Anche su questo punto, "nonostante i
reiterati appelli - prosegue il documento della Uil - non c'è
stato alcun passo avanti, ma solo 'zero investimenti', con la
conseguenza che non si può approntare un'efficace politica della
sicurezza e che si continuano a contare, purtroppo, più di mille
morti l'anno e oltre cinquecentomila infortuni sul lavoro. La
Uil proseguirà nella sua battaglia 'zero morti sul lavoro',
esplorando anche la possibilità di attivare, a tal proposito,
reclami di carattere internazionale". Confermate anche le
richieste in materia di Mezzogiorno, sanità, fisco, pensioni e
riduzione della precarietà lavorativa.
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