L'InvestAi europeo, che punta a
mobilitare 200 miliardi di euro, è un "primo passo" positivo per
far affluire le risorse al sistema delle imprese. LO afferma
Angelo Camilli, vice presidente per il Credito, la Finanza e il
Fisco di Confindustria all'evento "L'intelligenza artificiale
tra etica, finanza e impresa" organizzato da Bnl-Bnp Paribas.
"Per favorire l'adozione dell'Ai da parte delle imprese
italiane - sottolinea - occorrono politiche che favoriscano
l'afflusso di risorse finanziarie e incentivino gli investimenti
in ricerca e sviluppo. Dobbiamo catalizzare la nascita e lo
sviluppo di startup innovative e promuovere l'adozione di forme
sempre più evolute di Ai. In questa cornice si inserisce
l'InvestAI, annunciato ieri da Ursula Von der Leyen, con cui la
UE punta a mobilitare 200 miliardi di investimenti
nell'intelligenza artificiale. Aspettiamo di vederne i dettagli,
ma stando agli annunci si tratta di un'iniziativa di politica
industriale importante da parte della Commissione, apprezzabile
perché va nella direzione indicata da Confindustria e
rappresenta un primo passo per mobilitare risorse europee in
questa direzione".
Fra gli strumenti finanziari a sostegno degli investimenti,
Camilli ha citato "l'attività di Cdp Venture Capital, con la
quale abbiamo un dialogo sempre aperto, e che ha strutturato un
fondo dedicato all'Ai che investe per favorire la crescita delle
startup. Altri occorrerà strutturarli, puntando sulle garanzie
pubbliche, a partire dal Fondo di Garanzia per le Pmi, e su
specifiche agevolazioni che consentono di incanalare le risorse
verso l'innovazione, quali la Nuova Sabatini o il Fondo rotativo
per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca".
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