Cifa e Confsal, dopo aver
recentemente siglato l'accordo economico integrativo del
contratto collettivo nazionale di lavoro intersettoriale per le
imprese dei settori terziario, commercio, distribuzione,
servizi, turismo e pubblici esercizi, fanno sapere di aver
"formalizzato anche il rinnovo della parte economica"
dell'intesa nel comparto Ict, "settore chiave per la
digitalizzazione e la crescita economica del Paese". Lo si legge
in una nota.
"Oltre ad aver introdotto due nuovi livelli di inquadramento
nella classificazione del personale, ampliandoli da cinque a
sette, per meglio rispondere alle esigenze di un mercato del
lavoro in costante trasformazione, l'accordo prevede
significativi incrementi salariali a partire da quest'anno, in
media pari all'8%", e "in particolare, per i lavoratori
inquadrati al terzo livello, l'incremento è di 160 euro, che
equivale a circa il 9%".
"Crediamo fermamente che la contrattazione collettiva
rappresenti uno strumento strategico per trasformare l'azione
sindacale in misure concrete, capaci di garantire ai lavoratori
tutele adeguate, condizioni eque e reali opportunità di crescita
e sicurezza professionale", ha affermato il segretario generale
Confsal Angelo Raffaele Margiotta. "Prosegue il nostro cammino
sulla strada dell'innovazione e della modernizzazione delle
relazioni industriali, che può aiutare le imprese a transitare
verso una dimensione più digitale e sostenibile - ha aggiunto il
presidente di Cifa Italia Andrea Cafà - la nostra attività
nell'ambito della contrattazione collettiva è in costante
evoluzione e ciò al fine di aggiornare e adeguare i contratti
collettivi ai nuovi lavori e ai nuovi bisogni che emergono nelle
relazioni fra lavoratore e impresa", ha chiuso.
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