Si apre uno spiraglio per la
permanenza a Budrio, nel Bolognese, del Centro Protesi Inail,
struttura di eccellenza nazionale nella produzione di protesi
mediche messa a forte rischio, in caso di maltempo e alluvioni
come quella dell'ottobre scorso che arrecò disagi alla sede del
centro, per la sua vicinanza al torrente Idice a Vigoroso di
Budrio, zona considerata da sempre altamente pericolosa dal
punto di vista idrogeologico.
Negli scorsi mesi Inail aveva espresso la volontà di rimanere
nel territorio budriese, a fronte della presenza di una
struttura o un'area, di proprietà pubblica, che presentasse dei
requisiti ben precisi: una superficie di almeno 24.000 metri
quadrati di cui 3.500 da adibire ad area sanitaria; una zona
sicura dal punto di vista idrogeologico e a bassa rumorosità
ambientale, collegata con i mezzi di trasporto pubblico e le
maggiori strade di comunicazione, dotata di parcheggio e
circondata da un'ampia zona verde.
Così il Comune di Budrio e la Città metropolitana di Bologna
hanno individuato - e presentato all'Inail all'inizio di marzo -
l'area di proprietà pubblica del comparto "Romantica",
all'ingresso della città che, spiegano dalla Città
Metropolitana, "da almeno 15 anni, è inserita nelle mappe come
possibile sede per area di polo servizi e l'iter è possibile con
una procedura semplice e veloce".
Soddisfatti della possibile soluzione la sindaca di Budrio,
Debora Badiali e il sindaco metropolitano, Matteo Lepore. "Un
grande lavoro di sinergia tra enti e di prospettiva - osserva la
prima cittadina budriese - Una proposta concreta, precisa e di
futuro. Attenta ai lavoratori, alla filiera produttiva e alla
pianificazione territoriale. Attendiamo con fiducia una risposta
da Inail, che sta valutando la proposta". Proposta, aggiunge il
sindaco di Bologna, che "sosteniamo con convinzione:
consentirebbe di mantenere a Budrio un'eccellenza del territorio
e di salvaguardare il diritto dei lavoratori a mantenere il loro
posto di lavoro vicino casa".
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