L'Abi condivide l'obiettivo della
proposta del parlamento Ue di una riforma che razionalizzi il
quadro normativo in materia di sostenibilità per ridurre gli
oneri a carico delle imprese derivanti dalla legislazione, senza
comprometterne gli obiettivi strategici. Ma nel ribadire
l'esigenza di una riduzione degli oneri per le imprese, ritiene
che vada "assicurato che il processo di semplificazione riguardi
anche le banche, rispetto agli obblighi - regolamentari e di
vigilanza - a loro carico nella veste di utilizzatori dei dati".
E' quanto ha espresso il vicedirettore generale
dell'Associazione Bancaria Gianfranco Torriero in un'audizione
sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del
Consiglio in tema di obblighi relativi alla rendicontazione
societaria di sostenibilità e al dovere di diligenza delle
imprese ai fini della sostenibilità.
Il mondo bancario, anche a livello europeo, chiede
innanzitutto che sia assicurata l'armonizzazione delle diverse
richieste informative. E, tra le varie osservazioni, l'Abi
sottolinea che pur sostenendo la semplificazione degli standard
europei per la rendicontazione della sostenibilità (ESRS), è
necessario prevedere (in assenza di standard di rendicontazione
settoriali) una guida specifica per il settore finanziario, in
modo da facilitare l'applicazione degli ESRS considerando le
peculiarità del settore.
In tema di obblighi di due diligence a carico delle imprese,
l'associazione osserva infine che sarebbe opportuna una
ulteriore semplificazione.
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