In un contesto segnato da incertezza
globale, le imprese italiane devono fronteggiare una sfida
crescente: la criminalità economica. Secondo un report di
Confartigianato, nel quinquennio 2019-2023 i delitti contro
l'attività d'impresa sono aumentati in molte province, tra cui
Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. In particolare, a trainare la
crescita sono i reati informatici, che rappresentano una nuova
frontiera della minaccia criminale.
Nel dettaglio, ad Ascoli Piceno i delitti contro le imprese
sono aumentati del +23,3%, con 11 denunce ogni 100 unità locali
(dato 2022). I reati informatici sono cresciuti del +104,3% e
nel 2023 rappresentano il 43,8% del totale. A Fermo l'aumento
complessivo è stato del +25,1%, con un'incidenza di 12 denunce
su 100 imprese e una crescita dei reati digitali del +117% sul
quinquennio. Anche Macerata ha registrato un incremento, seppur
più contenuto: +6,6% nei reati totali, con i crimini informatici
cresciuti del +57,9%. In tutte e tre le province, la componente
digitale ha superato il 43% dei delitti economici nel 2023.
Altro fronte critico è la contraffazione. Le Marche sono la
seconda regione in Italia per incidenza. Fermo è la seconda
provincia nazionale, con l'11,7% delle imprese esposte, di cui
il 63,1% del manifatturiero artigiano. Seguono Macerata (4,7%
imprese totali esposte, 38,9% sul manifatturiero) e Ascoli (3%
del totale, 30,3% sul manifatturiero). A livello regionale, il
10% delle imprese artigiane è a rischio contraffazione, contro
una media nazionale del 5,6%.
"La sicurezza è un bene pubblico essenziale per la libertà
economica - ha dichiarato Enzo Mengoni, presidente
Confartigianato Macerata Ascoli Piceno e Fermo -. Le piccole
imprese sono spesso le più esposte ai reati informatici, anche
per carenza di strumenti e formazione adeguati. Serve
attenzione, prevenzione e collaborazione con le forze
dell'ordine, da sempre attente e competenti".
Mengoni ha evidenziato la gravità del cybercrime, con danni
operativi e reputazionali gravi per le Pmi: "accessi abusivi,
furti di identità digitale, ransomware. La sicurezza digitale
deve essere una priorità. Bene il Bando Sicurezza 2025 della
Regione Marche, ma serve fare di più, estendendo il sostegno a
tutti gli ambiti della sicurezza".
"La legalità - ha sottolineato Mengoni a proposito della
contraffazione - è il presupposto per garantire sviluppo,
concorrenza leale e attrattività. Difendere il Made in Italy
significa difendere il lavoro, le imprese e la qualità della
nostra economia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA