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Allarme Confartigianato, ad Ascoli +23,3% delitti contro imprese

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Allarme Confartigianato, ad Ascoli +23,3% delitti contro imprese

Preoccupa criminalità economica tra cyber e contraffazione

ROMA, 09 maggio 2025, 15:33

Redazione ANSA

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In un contesto segnato da incertezza globale, le imprese italiane devono fronteggiare una sfida crescente: la criminalità economica. Secondo un report di Confartigianato, nel quinquennio 2019-2023 i delitti contro l'attività d'impresa sono aumentati in molte province, tra cui Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. In particolare, a trainare la crescita sono i reati informatici, che rappresentano una nuova frontiera della minaccia criminale.
    Nel dettaglio, ad Ascoli Piceno i delitti contro le imprese sono aumentati del +23,3%, con 11 denunce ogni 100 unità locali (dato 2022). I reati informatici sono cresciuti del +104,3% e nel 2023 rappresentano il 43,8% del totale. A Fermo l'aumento complessivo è stato del +25,1%, con un'incidenza di 12 denunce su 100 imprese e una crescita dei reati digitali del +117% sul quinquennio. Anche Macerata ha registrato un incremento, seppur più contenuto: +6,6% nei reati totali, con i crimini informatici cresciuti del +57,9%. In tutte e tre le province, la componente digitale ha superato il 43% dei delitti economici nel 2023.
    Altro fronte critico è la contraffazione. Le Marche sono la seconda regione in Italia per incidenza. Fermo è la seconda provincia nazionale, con l'11,7% delle imprese esposte, di cui il 63,1% del manifatturiero artigiano. Seguono Macerata (4,7% imprese totali esposte, 38,9% sul manifatturiero) e Ascoli (3% del totale, 30,3% sul manifatturiero). A livello regionale, il 10% delle imprese artigiane è a rischio contraffazione, contro una media nazionale del 5,6%.
    "La sicurezza è un bene pubblico essenziale per la libertà economica - ha dichiarato Enzo Mengoni, presidente Confartigianato Macerata Ascoli Piceno e Fermo -. Le piccole imprese sono spesso le più esposte ai reati informatici, anche per carenza di strumenti e formazione adeguati. Serve attenzione, prevenzione e collaborazione con le forze dell'ordine, da sempre attente e competenti".
    Mengoni ha evidenziato la gravità del cybercrime, con danni operativi e reputazionali gravi per le Pmi: "accessi abusivi, furti di identità digitale, ransomware. La sicurezza digitale deve essere una priorità. Bene il Bando Sicurezza 2025 della Regione Marche, ma serve fare di più, estendendo il sostegno a tutti gli ambiti della sicurezza".
    "La legalità - ha sottolineato Mengoni a proposito della contraffazione - è il presupposto per garantire sviluppo, concorrenza leale e attrattività. Difendere il Made in Italy significa difendere il lavoro, le imprese e la qualità della nostra economia".
   

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