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>ANSA-BOX/ "Mossad contro nuove sanzioni a Iran". Ma 007 negano

>ANSA-BOX/ "Mossad contro nuove sanzioni a Iran". Ma 007 negano

Voci di contrasti con Netanyahu, Israele costretto a precisare

TEL AVIV, 22 gennaio 2015, 19:45

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Massimo Lomonaco) Il dossier iraniano rischia di far esplodere un nuovo contrasto fra il Mossad e la destra di governo di Benyamin Netanyahu. Tanto che il capo degli 007 israeliani, Tamir Pardo - con un insolito comunicato ufficiale - è stato costretto oggi a smentire che l'intelligence sia ostile, in barba al premier, a nuove sanzioni contro Teheran. Una contrarietà che secondo l'agenzia americana Bloomberg sarebbe stata invece espressa da messaggi fatti pervenire proprio dal Mossad a parlamentari e funzionari del Congresso Usa, dove i repubblicani stanno tentando d'imporre un'accentuazione della linea dura, d'intesa con lo stesso Netanyahu e in aperto dissenso dall'amministrazione Obama. A spingere Pardo a intervenire e' stata la ricostruzione della Bloomberg secondo cui esponenti del servizio segreto d'Israele hanno fatto sapere di recente a senatori e deputati americani che eventuali ulteriori sanzioni avrebbero ostacolato le trattative in corso sulla questione nucleare fra i '5+1' e la Repubblica Islamica. Un'eclatante disparita' di vedute rispetto alle idee di Netanyahu: ventilata, tra l'altro, all'indomani dell'invito rivolto all'insaputa della Casa Bianca da John Boehner - speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti - al premier israeliano per un intervento davanti al Congresso sulla politica da tenere verso l'Iran, in quello che è sembrato un vero e proprio 'strappo al protocollo' nei riguardi del presidente Barack Obama e del segretario di Stato John Kerry. Il Mossad - il cui ex capo Meir Dagan aveva platealmente contestato la 'psicosi' iraniana attribuita a Netanyahu negli anni scorsi - ha in effetti ammesso alla fine d'aver organizzato il 19 gennaio un incontro con una delegazione di parlamentari Usa, ma ''con il permesso di Netanyahu''. Pardo ha quindi assicurato nella sua puntualizzazione ufficiale che il 'suggerimento' non sarebbe stato ''d'opporsi a nuovi interventi contro l'Iran'', quanto di notare che ''a portare Teheran al tavolo negoziale è stata l'eccezionale efficacia delle sanzioni'' già in vigore. Una sfumatura forse non irrilevante.
   
   

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