"A tredici anni dall'inizio del
conflitto, la situazione in Siria rimane drammatica". Lo ha
dichiarato a Ginevra il Rappresentante Permanente d'Italia
presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali
a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, in un intervento al
Consiglio Onu Diritti Umani.
L'Italia "chiede la ripresa di un processo politico sotto
l'egida delle Nazioni Unite per realizzare le aspirazioni del
popolo siriano e rimane impegnata a contrastare ogni forma di
impunità", ha detto prendendo la parola in occasione del Dialogo
Interattivo con la Commissione Internazionale d'Inchiesta sulla
Siria.
Nel ringraziare la Commissione d'inchiesta per il suo
rapporto, relativo a tutte le aree della Siria, l'Ambasciatore
ha osservato come il rapporto conferma attacchi "contro civili e
beni civili, detenzioni arbitrarie, torture, sparizioni forzate
e morti in detenzione non indagate".
L'Ambasciatore - precisa un comunicato della Rappresentanza
italiana - ha quindi esortato "tutte le parti a rispettare i
loro obblighi ai sensi del diritto internazionale dei diritti
umani e del diritto umanitario, garantendo la protezione dei
civili e facilitando la fornitura di assistenza umanitaria",
esprimendo altresì preoccupazione per l'assenza delle condizioni
per il ritorno dei rifugiati "a causa della situazione economica
e di sicurezza".
In conclusione, il Rappresentante Permanente ha confermato il
pieno sostegno dell'Italia "al lavoro essenziale della
Commissione d'inchiesta e dell'International, Impartial and
Independent Mechanism" incaricato di assistere le indagini e il
perseguimento delle persone responsabili dei crimini più gravi
in Siria.
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