E' accusata di una sistematica persecuzione nei confronti della famiglia di Madeleine McCann - la bimba inglese scomparsa all'età di 3 anni nel 2007 mentre era in vacanza coi genitori in Portogallo - compiuta attraverso lettere, messaggi su WhatsApp e sui social e perfino intrusioni fisiche nella vita privata dei genitori della piccola.
Julia Wandelt (anche nota come Julia Wandel), la donna polacca di 23 anni che dal 2023 afferma senza alcun fondamento di essere la bambina da tempo al centro di un caso internazionale, deve così rispondere davanti alla giustizia del Regno Unito di 4 imputazioni per stalking, riguardanti un periodo compreso tra il 3 gennaio 2024 e il 15 febbraio di quest'anno.
La 'finta Maddie', come viene soprannominata dai media, è stata arrestata mercoledì dalla polizia inglese all'aeroporto di Bristol insieme a una donna di 60 anni (poi rilasciata su cauzione). E oggi è comparsa davanti a un tribunale del Leicestershire, la stessa contea in cui vivono i genitori della bimba svanita nel nulla, Gerry e Kate McCann, per un'udienza dove è stata confermata la sua custodia cautelare.
La donna infatti, secondo Bbc News, si è presentata in due occasioni a casa della famiglia, il 2 maggio e il 7 dicembre, in modo da causare "paura e angoscia" nei McCann. Non appare chiaro cosa spinga Wandelt a importunare i genitori già profondamente scossi dalla vicenda di Maddie, e fra le ipotesi ci sono quelle di una mitomania, frustrazione o una sete di visibilità da parte della 23enne che al momento dell'arresto aveva riferito di voler andare da una sua amica a Cardiff.
Le sue affermazioni infondate erano iniziate nel febbraio 2023 con la creazione di un account su Instagram in cui dichiarava di poter essere la bambina scomparsa in base a una serie di elementi, inclusa una foto con presunte somiglianze fra lei e la piccola. Si era poi scusata con i McCann nel gennaio 2024 in un post sui social dopo che un test del Dna aveva escluso che lei fosse Madeleine adulta. Ma la sua ricerca di attenzioni era andata avanti nonostante quella conferma. Era apparsa sul talk show scandalistico Dr Phil in onda negli Usa ma anche i media mainstream le avevano dedicato spazio. L'anno scorso in un podcast di Bbc Radio, 'Do You Hate Me?', aveva dichiarato di sospettare della propria identità da quando aveva 20 anni perché la sua famiglia non riusciva a colmare le lacune nei suoi ricordi d'infanzia.
La misteriosa vicenda di Maddie del resto ha suscitato una vasta attenzione internazionale, capace di scatenare l'interesse e anche l'ossessione di persone alla ricerca di visibilità, e ha avuto ripercussioni su diversi Paesi. Il principale sospettato per la scomparsa della piccola resta il pregiudicato tedesco Christian Brueckner, prosciolto nell'ottobre scorso in Germania dalle accuse di violenze sessuali riguardanti minorenni tra il 2000 e il 2017 in Portogallo, non legate alla vicenda della bimba.
Deve restare in carcere fino al prossimo settembre per scontare la pena di sette anni che gli era stata inflitta in precedenza per lo stupro di un'anziana turista americana a Praia da Luz, la stessa cittadina della regione di Algarve dove Maddie svanì nel nulla. Sino ad ora i tentativi della procura tedesca di avviare un processo per la scomparsa della piccola contro Brueckner, definito un delinquente sessuale recidivo e "pericoloso sadico psicopatico", non hanno prodotto risultati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA